TIMORE REVERENZIALE
Prove tecniche da "grande". I tre punti strappati al Genoa hanno il sapore della sofferenza, quella dei viola nel secondo tempo, ma anche dell'intero bottino raccolto nonostante qualche problema. Come ad esempio una difesa a tratti troppo svagata, o qualche buona occasione di troppo sprecata, soprattutto nel caso di Aquilani. Ma se anche qualche episodio gira a favore della Fiorentina (leggi alla voce ex viola come Cassani) significa che questa squadra comincia a meritarsi anche un pizzico di fortuna. E non solo per il credito accumulato fino a oggi. La Fiorentina gioca sempre a calcio, ormai questo approccio è entrato nel dna del gruppo di Montella. E il rischio che più corre è quello di specchiarsi troppo nelle sue trame, o nelle sua sicurezza nel possesso palla come capita sempre di più a Rodriguez, e senza chiudere le gare quando è il momento di farlo.
Ma sta inevitabilmente lavorando su questo aspetto, cercando di crescere, di diventare più cinica e cattiva. D'altronde, ancora, ci sono nove finali da giocare e con l'arrivo della bella stagione proprio il gioco dei viola potrebbe essere favorito dai terreni in buone condizioni. Ecco perchè fa bene Montella a essere molto soddisfatto della vittoria sul Genoa. Perchè in una domenica non semplice la Fiorentina ha comunque vinto, ed è comunque andata oltre i problemi emersi contro i rossoblu. Affidandosi a un Cuadrado ieri incontenibile e a un Ljajic sempre più calato nel ruolo di calciatore vero. Jovetic, nella ripresa, si è visto meno, ma il suo lavoro di sacrificio, anche contro il Genoa, non è mancato. Nel frattempo si dovrà fermare Borja Valero, squalificato a Cagliari, ma non è detto non sia un bene, vista la successiva gara contro il Milan.
Sarà quello un esame probabilmente decisivo, da dentro o fuori. Da Milano rimbalzano le parole di Galliani preoccupato, più di altri, della Fiorentina per la lotta al secondo posto. Può darsi che il Milan sia effettivamente preoccupato dalla qualità del gioco viola, possibilissimo che temi la trasferta di Firenze. Preoccupazioni che certamente vive anche la Fiorentina e la sua gente, con l'aggiunta, però, di ulteriori timori dettati dalle continue sviste stranamente favorevoli ai rossoneri. Anche ieri, rigore a parte (ma sul quale si potrebbe discutere), un 'espulsione evidente a Zapata. Timore reverenziale a parte, a prescindere di chi siano i destinatari, per il 7 aprile, data di Fiorentina-Milan, sarà fondamentale restare aggrappati al quarto posto, passando indenni da Cagliari. Magari dimostrando di nuovo, come ieri, che si può vincere anche soffrendo.