SUBITO RIMANDATO

21.08.2016 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SUBITO RIMANDATO
© foto di Federico De Luca

Se di bocciatura non si tratta, poco ci manca. Il mancato impiego di Giuseppe Rossi dall’inizio nella sfida di ieri contro la Juventus ha fatto nuovamente riaccendere un campanello d’allarme attorno al numero 22 viola, al quale Paulo Sousa - dopo un precampionato da titolare quasi inamovibile - contro i campioni d’Italia ha invece preferito dal 1’ sia il giovane Federico Chiesa che Josip Ilicic. Uno smacco per Pepito, “rimandato” (più che “bocciato”) al primo vero esame della Viola in questo campionato e premiato soltanto con gli ultimi minuti di gara dello “Stadium”, dove a dire il vero Rossi si è a mala pena visto.

La scelta di Sousa, a dire il vero, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, visto che (oltre all’ottimo precampionato di Moena) fin da quando il portoghese aveva deciso di ricominciare a lavorare sul modulo con la difesa a tre e le due punte (per la precisione, dal ritiro austriaco di inizio agosto), Rossi era sempre stato schierato nell’attacco sulla carta titolare a fianco di Nikola Kalinic, facendo registrare peraltro buone sensazioni (specie nelle sfide contro Bayer Leverkusen e Valencia) ed un’intesa collaudata con il bomber croato. Il tutto, però, senza aver fatto i conti con il calcio vero, quello della Serie A, dove alla prima occasione il numero 22 viola si è accomodato in panchina tra lo stupore generale.

Ecco perché già dopo i 90’ dello Stadium sorge spontanea più di una domanda: quale ruolo potrà avere Pepito nella Fiorentina di questa stagione? Ma soprattutto: accetterà Rossi l’idea di essere anche per questo campionato l’eventuale prima riserva o di Kalinic o di una delle due seconde punte? Una prospettiva di questo tipo, del resto, aveva portato l’anno scorso Rossi a salutare per sei mesi Firenze a gennaio per imbarcarsi nell’avventura con la maglia del Levante. Non resta che aspettare gli ultimi dieci giorni di mercato per capire se il destino dell’italo-americano sarà ancora una volta a tinte viola, dato che la vicenda appare tutt’altro che chiusa.