SILENZI FILTRATI
Servirebbe certamente un segnale, serviva fin dal fischio finale di domenica pomeriggio. Magari più indirizzato a una piazza ormai spaesata che non a squadra e tecnico. Perchè certamente, a quattro giornate dal termine, lo spazio per cambiare scenario è limitato, ma non si rischia nulla a ricercare chiarezza e trasparenza. Almeno nei confronti dei propri tifosi. Eppure, sotto questo profilo, la Fiorentina resta fedele a sè stessa, alla sua linea.
Quella del far filtrare determinate sensazioni come quelle negative dopo il k.o. in Sicilia (o talune visite come quella alla vigilia di Palermo) senza tuttavia volersi esporre troppo nemmeno dopo 90 minuti discutibili. sFinisce allora che subito dopo che il Palermo batte la Fiorentina emergano gli sguardi di ADV evidentemente non così convincenti, o le reprimende a mezzo stampa di Cognigni nei confronti di squadra e tecnico che lasciano il tempo che trovano. Questo almeno a giudicare dai risultati. Concetti sospesi a mezz'aria, che non intaccano l'inerzia di un campionato che vira sempre più sul segno negativo.
Tutto filtrato da un silenzio apparente, tutto sussurrato a margine di un'apparente calma. Guai a intaccarla. Quasi che la stessa società non fosse sfiorata dal sapore amaro (o dalla sconfitta di Palermo alla quale sono seguiti solo due giorni liberi) fosse solo per difendere con tutte le forze l'immagine di una proprietà che non vuol interfierire. Il risultato? Ampiamente spiegato dallo striscione esposto ieri dalla tifoseria.
Nel quale tutte le componenti vengono accusate perchè, semplicemente, tutte le componenti manifestano svariate responsabilità per il momento della Fiorentina. La squadra che in campo passeggia, il tecnico con le sue scelte. E pure quella stessa dirigenza che dovrebbe intervenire di continuo, seguire ogni minimo dettaglio, monitorare ogni singolo tesserato. Il che non implica nessuna interferenza al comparto tecnico, ma certamente un'immagine diversa da quella percepita oggi: una proprietà che, della sua squadra, se ne interessa il giusto e non un millimetro di più.