POCHI GOL: CAMBIANO IL GIOCO O GLI INTERPRETI?
Quattro gol subiti e migliore difesa del campionato insieme alla Juventus. Cinque gol fatti e terzultimo peggior attacco. Se i numeri della retroguardia viola, nonostante un pre-campionato negativo, si rivelano ineccepibili, sono gli stessi numeri a mostrare chiaramente il "mal di gol" della Fiorentina. Un trend a dir poco preoccupante, considerando anche il fatto che solamente due reti sono arrivate su azione: quella di Badelj con la Roma e il tacco di Babacar con l'Udinese.
Già, Babacar. Il senegalese, separato in casa fino a qualche settimana fa, si configura ora come preziosa risorsa di Sousa per provare a dare nuova linfa a un reparto privo di verve. Alla Fiorentina, d'altronde, mancano i gol di Kalinic (appena uno, di testa, contro la Juventus finora) e anche quelli dei centrocampisti.
Servono nuove soluzioni di gioco e l'idea di scendere in campo con due punte, in tal senso, potrebbe rivelarsi una variante utile per portare più terminali offensivi in area avversaria. Dalla tattica ai giocatori. Detto di Babacar, che contro il Qarabag sembra destinato a partire dal 1', in panchina i gigliati hanno uno Zarate scalpitante. Maurito si è messo alle spalle i gravi problemi familiari che l'hanno colpito negli ultimi mesi ed è pronto a tornare protagonista. E la vena realizzativa mostrata a Moena lascia sicuramente ben sperare...