PASSATO IN COMUNE, DESTINI DIVERSI
Settimana di addii. O, più nel dettaglio, 90 minuti (più recupero) di saluti. Come ben noto, la gara del Franchi contro il Chievo, oltre a rappresentare l'ultimo atto ufficiale della stagione viola 2014/2015, sarà anche soprattutto l'ultima occasione per vedere in campo (o in panchina) molti dei giocatori della rosa di Vincenzo Montella. In tanti, infatti, saluteranno sicuramente Firenze, mentre per altri la permanenza in maglia viola dipenderà dalle dinamiche societarie e di mercato che via via si andranno sempre più delineando fino al ritiro estivo.
In tutto questo, quantomai interessante sarà capire quale destino verrà riservato a due giocatori in particolare quali Alessandro Diamanti e Alberto Gilardino. Passato e presente in comune, ma un futuro che potrebbe indirizzarsi su strade opposte. Arrivati a gennaio dal Guangzhou, i due "cinesi" hanno faticato in prima battuta a tornare sugli standard del campionato italiano. Tutto normale, considerato il necessario periodo di (ri)adattamento. Qualche difficoltà in più, in realtà, l'aveva trovata Gilardino, arrivato già tra la perplessità di alcuni vista la concomitanza di prime punte quali Gomez e Babacar. Inevitabile, dunque, il miglior impatto sulla squadra di Diamanti, subito protagonista dopo poco con la sua grinta e i primi gol.
Il Gila, ad ogni modo, non ci ha messo molto a far ricordare il suo score di gol in A, raggiungendo la forma ideale forse nel momento più decisivo della stagione: quello delle riconferme. Quattro gol da aprile in poi, che hanno aperto la strada ad una possibile permanenza in maglia viola anche per la prossima stagione. Ipotesi, se non altro, difficilmente pronosticabile ad inizio anno. D'altro canto, per Diamanti le presenze (e le prestazioni) sono andate via via scemando, fino ad uscire dal giro dei titolari (e dei primi cambi per l'attacco). Col Chievo, domenica, sarà ancora Gilardino a partire dal 1', con Diamanti relegato in panchina assieme ad un certo Gomez. Montella sembra aver fatto le sue scelte, resta da capire quali saranno quelle di Pradè...