IL TRIANGOLO

03.12.2015 13:15 di  Matteo Sestini  Twitter:    vedi letture
IL TRIANGOLO
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Renato Zero ''non lo aveva considerato'', Paulo Sousa ne ha fatto invece un vero e proprio dogma tattico nella sua esperienza da allenatore sulla panchina della Fiorentina. Il riferimento è ovviamente al triangolo offensivo, quello composto dalle due mezze punte e dall'attaccante di riferimento. Nella testa di tutti, e probabilmente anche dello stesso Sousa, Borja Valero, Ilicic e Kalinic sono gli interpreti ideali di questo geometrico sistema di gioco. I titolari, insomma. Anche se parlare di ruoli così netti e definiti, alla luce dei numeri che seguiranno, diventa davvero difficile. In campionato Paulo Sousa ha utilizzato ben 10 combinazioni diverse in 14 giornate di Serie A.

E' vero che la scelta più ricorrente è stata quella di schierare dal primo minuto Kalinic, Borja Valero ed Ilicic, ma questo è accaduto soltanto tre volte. Dopo questa, che resta la combinazione più ricorrente, il tecnico viola ha scelto per due volte il tridente formato Kalinic, Bernardeschi ed Ilicic e sempre per lo stesso numero di volte quello composto da Babacar, Borja Valero e Mati Fernandez. Nessuna delle altre scelte si è mai ripetuta più di una volta. Questo ci porta a sole tre combinazioni che da sole raggiungono la metà esatta delle partite disputate dai viola finora in campionato (7 su 14). Il tutto, utilizzando soprattutto 7 giocatori: Kalinic, Babacar, Giuseppe Rossi, Borja Valero, Ilicic, Bernardeschi e Mati Fernandez. Per quanto possa sembrare un atteggiamento tattico poco ''coerente'', questo ha indubbiamente prodotto i suoi frutti. La Fiorentina infatti è il secondo migliore attacco di questa Serie A con ben 27 reti messe a segno in 14 giornate, meglio ha saputo fare soltanto la tanto bistrattata Roma di Garcia con 29 centri.

In casa viola l'alternanza, e quindi il turnover, è oggettivamente non un handicap ma un preziosa risorsa. I dati dicono questo e Paulo Sousa continuerà su questa linea, almeno fino a quando i viola saranno in corsa anche in Europa League (non dimentichiamo che il 16 dicembre i viola esordiranno anche in Coppa Italia), poiché gli effetti positivi coinvolgono i risultati e influiscono sull'armonia di un gruppo che resta ampio e composto da elementi che hanno bisogno e voglia di giocare il più possibile. Starà al tecnico viola coniugare le esigenze dei singoli con quelle della squadra e scegliere di volta in volta la combinazione migliore per scardinare le difese avversarie.