FERMI AL PALO
«Scusi, chi ha fatto palo?». Ilicic ovviamente, e chi sennò? Anche ieri all’Ezio Scida per lo sloveno si è ripetuto lo stesso amaro epilogo vissuto già in altre cinque circostanze quest’anno: che sia una punizione, un rigore o una progressione a tu per tu col portiere, il finale per Ilicic in questa stagione sembra essere lo stesso, sempre maledettamente già scritto: palo. Una vera piaga per il numero 72 viola che lo scorso anno di questi tempi, nonostante le due presenze in meno rispetto alle partite giocate sin qui (al momento Ilicic è già a 30, appena un anno fa era fermo a 28), era riuscito ad accumulare ben otto gol in più rispetto allo score attuale.
Se infatti ad oggi l’ex Palermo può vantare il magro bottino di cinque reti stagionali (4 in campionato più una in Europa League), appena 365 giorni fa Ilicic poteva già ampiamente vantare la doppia cifra in fatto di gol, con 11 centro in Serie A e 2 in campo europeo. A complicare questa statistica incidono però e non poco i sei legni già colpiti dallo sfortunato Josip da settembre ad oggi, dal palo che risparmiò Donnarumma e il Milan dagli 11 metri al Franchi fino alla sfortunata conclusione di ieri pomeriggio che avrebbe potuto spalancare le porte alla vittoria dei viola in Calabria, passando ovviamente per i due pali colpiti a Bologna a fine ottobre, quello casalingo contro lo Slovan Liberec e quello di Pescara nel recupero di inizio febbraio: se non è la nuvola nera di Fantozzi (tanto per restare in tema), poco ci manca.
Sei legni, dunque, che nel complesso non hanno inciso più di tanto sul risultato finale delle partite della Fiorentina, che nelle cinque gare che hanno visto in tal senso Ilicic sfortunato protagonista ha vinto in ben quattro circostanze, tre delle quali lontano dal Franchi. Probabilmente l’errore che più pesa (e che a lungo andare potrebbe risultare decisivo ai fini della rincorsa europea) è proprio quello dal dischetto contro il Milan, che avrebbe potuto riscrivere anche la storia dell’intero campionato viola. Che nonostante l’ennesimo successo conquistato al fotofinish, sembra ormai da tempo fermo al palo. Patti o non patti in sala stampa.