DOVE OSANO GLI AQUILANI II

30.07.2012 10:00 di  Marco Conterio   vedi letture
DOVE OSANO GLI AQUILANI II
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

E' la telenovela infinita del mercato della Fiorentina. Ciclicamente, periodicamente, torna e ritorna il nome di Alberto Aquilani, tanto che il titolo merita una versione 'bis', dal sapore antico. Prima come grande sogno da prendere con un tesoretto importante, poi come rinforzo pesante per la Champions League, poi come uomo del riscatto davvero ad un passo. Adesso la candidatura del centrocampista del Liverpool ha una valenza diversa, per i viola. Sogno e tormentone, la Fiorentina non ha a disposizione nè i soldi chiesti dai Reds per cederlo, nè soprattutto quelli per l'ingaggio di Aquilani. 4 milioni di problemi dividono il romano dai gigliati. Chimera, miraggio, più che sostanza e concretezza, ad oggi. Il Milan ha provato a chiedere la rescissione del calciatore dal Liverpool, proposta rigettata dal tecnico del club del Merseyside, Brendan Rodgers. Aquilani è stato convocato per il ritiro americano degli inglesi, l'ex allenatore dello Swansea è stato chiaro. "Voglio valutarlo". Ieri i tabloid hanno rilanciato con forza: Aquilani vola in Italia per firmare con la Fiorentina.

Azzardo, poi arriva la smentita dell'agente. "Nessuna richiesta, i numeri non permettono abbocchi -ha detto a Radio Sportiva, Franco Zavaglia-. Ad Alberto restano due anni di contratto e va via solo a titolo definitivo". Novità: la Fiorentina può proporre in cambio Juan Manuel Vargas, calciatore che i viola stanno cercando di offrire a mezza Europa e non solo e del quale ancora non riescono a liberarsi. La presenza in società di Eduardo Macia, che ben conosce la realtà di Liverpool, può essere un ponte buono per cercare di rimettere in piedi l'affare, ma i problemi restano sempre legati alle cifre. Qualitativamente, sarebbe il colpo perfetto. 7 milioni per il cartellino, 4 per l'ingaggio, però, frenano con forza la possibilità. Mai dire mai, però, perché le soap operas possono regalare colpi di scena. Anche quelle che sembrano infinite.