ADESSO SAN PIETRO PORTA PUNTI: SUL QUINTO POSTO VIOLA CI SONO LE MANI DI TERRACCIANO
Minuto 41 di Fiorentina-Bologna, risultato di 1-1. In area viola spiove un lancio dalla trequarti, Quarta e Milenkovic si mettono cappello e grembiule da chef e cucinano un'omlette coi fiocchi con un'incomprensione che spiana la strada a Saelemaekers, che si ritrova a pochi metri dalla porta e spara a botta sicura. A dire di no al belga c'è il gambone in estirada di Pietro Terracciano, una parata d'istinto e rapidità che vale un gol.
Non il primo e non l'ultimo intervento del numero uno della Fiorentina nel pomeriggio del Franchi: pagelle alla mano, Terracciano è tra i migliori del match contro il Bologna e sul 2-1 finale ci sono impressi i guantoni dell'estremo difensore viola. Non una novità in stagione: a un terzo di campionato alle spalle, la crescita del trentatreene di San Felice a Cancello si legge non solo coi numeri (quattro clean sheet nelle prime sedici gare, un dato che l'anno scorso aveva raggiunto solamente a febbraio, già 28 parate nelle prime dieci giocate in Serie A, il miglior dato tra i portieri delle squadre in zona europea), ma anche e soprattutto con le prestazioni.
La più luccicante è quella di Udine, ma oltre al picco della Dacia Arena vanno aggiunti tanti interventi salva-risultato anche contro Napoli e nella sfortunata serata dell'Olimpico con la Lazio, dove è capitolato solo al 96' sul rigore di Immobile. Terracciano sembra tornato San Pietro e oltre alla consueta sicurezza al pacchetto arretrato sta calando anche interventi da portiere da squadra che lotta per l'Europa, un'etichetta che stampa e tifosi hanno sempre fatto fatica ad appiccicargli. Un rendimento costante con picchi notevoli, un'incidenza netta e l'ennesimo ballottaggio vinto già in autunno: dopo aver spodestato in ordine Dragowski e Gollini adesso, complice anche i problemi fisici di Oliver Christensen, non c'è alcun dubbio su chi sia il numero uno dei viola.