Ricordando Vincenzo Spagnolo
Sette giorni fa l' assurda morte del dirigente della Sanmartinese Ermanno Licursi al termine di una partita di terza categoria in Calabria; adesso risulta quasi come beffardo il monito di questa settimana di Pancalli che sospendere gli incontri non sarebbe servito a nulla se non si fosse sensibilizzato l' ambiente.
E il pensiero torna velocemente a più di dieci anni fa, alla terribile vicenda che coinvolse Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan della stagione 94/95: accoltellato prima dell' incontro il giovane tifoso rossoblu, quando venne resa nota la notizia via radio i supporters liguri della gradinata Nord fecero sospendere l' incontro con un fitto lancio di oggetti in campo. E poi fu una sorta di guerra civile nel tentativo di raggiungere il settore occupato dai milanisti, con un violento contatto con le forze dell' ordine disposte per evitare il contatto tra le due tifoserie; gli ultras rossoneri uscirono dallo stadio Ferrarsi soltanto otto ore dopo l' inizio della partita, arrivando a Milano con autobus di linea di Genova per evitare ulteriori problemi in un tragitto via treno. Il calcio italiano ha conosciuto anche un' altra occasione in cui tifosi fecero sospendere l' incontro, ma il 21 marzo 2004 nel derby di Roma le voci sull' uccisione di un bambino erano totalmente infondate. E circa un anno e mezzo fa i campionati vennero sospesi anche allora, ma per la scomparsa di Giovanni Paolo II, non per le drammatiche conseguenze di incidenti durante una partita di calcio. Senza fare demagogie, il nostro invito è uno solo: riflettiamo in questo fine settimana.