MIN.URSO, Fondi Pnrr su progetti realizzabili e utili

12.04.2023 10:39 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MIN.URSO, Fondi Pnrr su progetti realizzabili e utili
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Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made Italy, ieri sera a Porta a Porta ha commentato il primo documento economico del governo Meloni: "Dati ottimi per quanto riguarda l'occupazione, stiamo recuperando. L'indice di fiducia di imprese e famiglie è in miglioramento. Quanti soldi restano? Con questo dato di crescita dell'1% che va oltre alle previsioni fatte anche da osservatori internazionali resterebbero tre miliardi in più da destinare alle imprese e le famiglie e soprattutto al taglio del cuneo contributivo per incentivare le assunzioni e aumentare i salari. Quota 41? Abbiamo delle priorità di sostenere imprese e famiglie, come quella di abbassare il caro bollette, e aiutare i ceti svantaggiati e lo abbiamo fatto anche per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale sia nella manovra economica sia con il prossimo passo che faremo. Poi ovviamente dovremo affrontare anche i problemi che riguardano l’equità pensionistica ma siamo un governo pragmatico, concreto e prudente. E credo che questo abbia pagato in sede europea dove siamo più ascoltati". 

Per il Pnrr “questo è il mese decisivo: se riusciamo ad ottenere questa flessibilità di utilizzo delle risorse e a spostare da capitoli spesa e progetti francamente non realizzabili per la tempistica a progetti più concreti e immediati, a sostegno del sistema produttivo, allora sì che ci sarà una nuova prospettiva di crescita”.

Polemiche su stadi? "Il governo Draghi si è ritrovato all'improvviso dopo gli anni del governo Conte a presentare in 40 giorni il Pnrr e ci ha messo tutto quello che c'era nei cassetti. Ora però dobbiamo realizzare quei progetti e misurarci con la Commissione Europea che ha dato degli obiettivi. Noi quello che abbiamo chiesto lo ha fatto in maniera compiuta il ministro Fitto, di spostare spostare progetti non realizzabili e meno utili a progetti concretamente realizzabili entro il 2026 e più utili tanto più alla luce di quanto accaduto nel frattempo. Quando Draghi ha inviato il Pnrr infatti non era ancora scoppiata la guerra in Ucraina e del problema di liberarci dalla dipendenza energetica. Dobbiamo migliorare la rete dei gasdotti, creare reti elettriche più significative, rigassifigatori. Non facciamo dunque delle cose e facciamo dunque altre più utili e utilizziamo le risorse ad esempio per un piano di transizione 5.0 per aiutare, con i crediti di imposta, le imprese a migliorare la capacità tecnologica e della digitalizzazione. Questi crediti sono immediatamente utilizzabili e aiutano a crescere".

Cosa fare in Europa? Con il ministro Fitto si sta pensando a confrontarsi con la Commisisone Europea su come utilizzare questa flessibilità che ci è stata promessa per spostare risorse su capitoli di spesa necessari e su progetti facilmente cantierabili. Ed è questo il confronto di queste settimane in Europa"

Debito pubblico? A differenza della Spagna noi abbiamo chiesto tutto e subito senza renderci conto che è debito pubblico e quindi dobbiamo ripagarlo, perciò le risorse devono essere investite bene perché la cosa peggiore è chiedere subito, come abbiamo fatto, e non investire saggiamente, non restituiamo nulla ma investiamo bene in cose che siano di rilancio. Per questo stiamo lavorando con l'Europa come governo concreto e pragmatico"