LA TALPA, Per i giovani non ci sarà spazio
Dopo il successo della prima settimana, torna su Tuttomercatoweb La Talpa: tante le domande dei lettori, altrettante le incalzanti richieste di persone nell’ambiente sull’identità misteriosa del personaggio.
Caro Signor La Talpa, lo sa che almeno dieci tra ds e procuratori ci hanno chiesto di lei?
“Ah sì? E dopo mi date i nomi… Son proprio curioso di sapere chi sono questi curiosoni: La Talpa è come SpiderMan... Che gusto ci sarebbe a scoprire chi è: per sparlarne?”
Una Talpa poliedrica, esperta anche di musica oltre che di calcio! Bene, e allora…
“Allora mi permetta di iniziare da Napoli, una piazza cara al calcio italiano ed oserei dire Mondiale, visto che ha ospitato per anni Diego Armando Maradona. Un monito ai tifosi: lasciate lavorare Pierpaolo Marino e ricordatevi, voi più giovani, che non c’eravate all’epoca del primo storico scudetto azzurro… Lui sì”
Un tema caldissimo… Lei è amico di Marino dunque
“E queste domande che sono? Che interessa a voi se sono amico o nemico: lo stimo professionalmente, questo credo già possa bastare senza indagare nei rapporti personali, no? Ma lo sapete voi che quando il direttore arrivò per la seconda volta, nel 2004, a Napoli, non aveva neanche la scrivania per lavorare? Dovette iniziare a preoccuparsi persino della cosa più banale, le maglie azzurre per l’allenamento, o dei permessi per il campo del ritiro, prima di pensare a chi acquistare sul mercato. Per questo, amici del Napoli, vi dico: vi state lamentando del superfluo”.
E di questa esplosione a Milano dei nuovi gemelli eterozigoti del gol, Paloschi e Balotelli?
“Torniamo al tema della scorsa settimana: ma voi pensate che cambi qualcosa, visto il panorama italiano? Due rondini non fanno primavera: pensate a come la Juventus utilizza i suoi giovani. Mi riferisco a Palladino, premiato in Nazionale ma snaturato in bianconero, con poco spazio ed un piede fuori da Vinovo: mi riferisco anche a Nocerino, che quest’estate era già stato venduto alla Fiorentina per far posto ad Almiron, Tiago e compagnia bella. E di Criscito che vogliamo dire, riscattato per una fortuna e poi rispedito al mittente in un momento in cui ce ne si poteva avere bisogno: se voi pensate che Paloschi e Balotelli non faranno la stessa fine, credo che vi sbagliate, quindi è inutile stare a beccarsi come i capponi di Renzo su chi sia il più forte dei due”.