INTER, I tifosi della Nord scaricano Balotelli
Dura lettera dei tifosi della Curva Nord contro Balotelli. "Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra, ti diciamo addio. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito ma della rabbia nel vedere 10 giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi nel campo".
A finire sotto accusa è soprattutto "l'atteggiamento di superiorità" che SuperMario avrebbe tenuto nei confronti dei propri compagni. "Come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo goal nella finale dei Mondiali, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions? -prosegue ironicamente la lettera-. Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare".
Tra le accuse più pesanti che i tifosi rivolgono al giocatore, c'è quella di aver gettato la maglia nerazzurra al termine della semifinale di Champions League. "Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare".
Una maglia, quella dell'Inter, che Balotelli non sarebbe degno di indossare. "Se la società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l'immagine del club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!".
Alle accuse per Balotelli, fanno da contraltare i complimenti per il resto della squadra. "Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l'ardire di presentarti. Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra, ti diciamo addio", conclude la lettera.