GAMBERINI, Il mondiale? Conta più vincere in viola
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Alessandro Gamberini, intervenuto ai microfoni di Radio Toscana: "Ho esordito in Serie A con Guidolin, che è un bravissimo allenatore. A livello tattico ha idee molto interessanti, ad esempio quando era a Bologna aveva la capacità di variare il modulo tattico, cambiando molto gli schemi; gli devo molto, non solo perché mi ha fatto esordire ma perché mi ha plasmato dal punto di vista tattico. Non so perché ha questa rivalità con Firenze e la Fiorentina; ricordo la sua esultanza eccessiva quando venne qui col Palermo; forse tiene molto al suo lavoro, ma ricordo anche le sue proteste per il goal di Mutu con un giocatore palermitano a terra. Niccolò Galli? Quando ci penso mi viene in mente un periodo difficile della mia vita perché la sua morte mi ha segnato molto, ed ancora oggi il ripensare a lui mi fa emozionare. Come sono come padre? E' un ruolo di grande responsabilità: ho una figlia piccola ed è difficile farle capire perché un padre è lontano e non c'è la possibilità di vedersi spesso. Lei cresce senza potermi avere al suo fianco e quindi è una situazione difficile. Cerco di farmi sentire vicino, magari parlandole al telefono, anche da lontano.
L'avversario più ostico da affrontare? Ibrahimovic, perché è il più completo; non ha punti deboli, non ha un difetto sul quale lavorare durante la partita; un altro grande attaccante è Fernando Torres, perché è una punta come pochi, capace di fare la differenza da solo. Gli basta una palla per girarsi e puntare la porta, trovando sempre la giocata, grazie alla sua tecnica. Il Lione? Mi viene da pensare alla rabbia per il pareggio dell'andata l'anno scorso, che seguivo in tv perché ero infortunato. Fu una beffa perché il loro gol non rispecchiò certo i crismi del fair play, un po' come è accaduto in Francia-Eire due giorni fa: si parla tanto di fair play ma pochi lo applicano veramente. Quest'anno non voglio dare responsabilità all'arbitraggio per l'espulsione di Gilardino nella gara di andata contro i francesi, ma sicuramente fu un episodio che influenzò l'andamento dell'incontro. Il futuro? Voglio vincere con la Fiorentina, piuttosto che andare al Mondiale, perché è arrivato il momento. Stiamo facendo bene: sono anni incredibili, manca solo la ciliegina sulla torta".