EMPOLI, Non forza col Cagliari
Due protagoniste della prossima serie A si sono date appuntamento sul lago di Garda per far prove generali in vista del campionato ormai prossimo. Per ambedue segnali incoraggianti sul modo di stare in campo, non molto sul piano emozionale. Gigi Cagni, sul fronte empolese, si è comportato in maniera dissimile da Giampaolo. Mentre il tecnico azzurro, infatti, ha schierato formazioni ben distinte nei due tempi (indisponibile il solo Abate), il cagliaritano ha modificato quella iniziale solo nella ripresa.
Nell’Empoli le verifiche di maggior consistenza si sono appuntate sul reparto difensivo che è stato messo a dura prova dalla tattica d’attacco del Cagliari disposto a “quattro” in pura fase penetrativa (Foggia e Fini sulle corsie esterne a correre e verticalizzare per la coppia Larrivey e Acquafresca).
Per chiudere le folate isolane, quindi, Raggi e Tosto hanno dovuto faticare assai sugli esterni mentre la contrapposizione di Adani e Marzoratti è stata puntuale e consistente nella zona centrale permettendo ai due di evidenziare il buon stato di condizione fisica già raggiunto.
Per capovolgere i termini tattici sono stati lodevoli Antonini e Buscè (nella foto), svelti e rapidi sulla fasce di competenza. L’Empoli ha affidato a Saudati, unica punta nel collaudato e risaputo 4-2-3-1 azzurro, il compito di pungere. Il bomber azzurro è stato ben contenuto dalla difesa rossoblù dove l’accoppiata interdittiva Bianco-Canini ha prevalso quasi sempre con autorevolezza e convinzione. In centrocampo i raddoppi ed il pressing sono stati merce accuratamente impreziosita dalle valenze stilistiche di alcuni protagonisti di buon conio (Vannucchi, Antonini, Giacomazzi, il Marchisio della ripresa).
Dalla contrapposizione dei reparti centrali è scaturito l’equilibrio complessivo del match le cui note attive sono state per il Cagliari un paio di occasioni fallite di poco da Acquafresca e Marchini.
L’Empoli, magari, aveva promesso qualcosa di più e di meglio quando Gigi Cagni ha presentato in attacco l’accoppiata Volpato-Pozzi che è anche servita a modificare lo schema tattico passato al 4-4-2, ma i due non sono riusciti a trovare i guizzi giusti per sbloccare il risultato di 0-0. Al tirar delle somme, quindi, un’amichevole significativa, anche se il campionato, ovviamente, sarà altra musica.
Cronaca scarna per una partita che, come detto, serve soltanto per trovare la gamba in vista di far sul serio, quando si giocherà per conquistare punti e raggiungere prima possibile l’obiettivo della salvezza. Nella prima parte accade poco o niente, complice anche il caldo e la difficoltà nel trovare con regolarità fluidità di gioco e verticalizzazioni per gli attaccanti. Il Cagliari, comunque, ci prova concretamente al 43’ quando l’argentino Larrivey conquista palla sulla trequarti, avanza palla e piede e conclude dalla distanza impegnando Balli a terra.
Anche l’attacco del secondo tempo parte nel segno dei rossoblù che al 7’ trovano un gran recupero di Ascoli ad impedire il peggio su percussione di Acquafresca lanciato da Fini. L’Empoli costruisce la sua migliore occasione al 22’ quando Giovinco e Volpato vanno via in bello stile e il secondo impegna il portiere isolano. Ultimo sussulto al minuto 32’ quando un colpo di testa di Marchini sfiora il palo. Per il gol appuntamento ad altra data. Per adesso anche lo 0-0 può andare bene visto che non ci sono classifiche da rispettare.