BERTONI, Questa squadra ricorda un po' la mia

08.11.2007 08:32 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Stasera c'è l'Uefa, ma la testa dei tifosi è più al campionato, non fosse altro che per lo splendido secondo posto in classifica. Qualcuno sogna, un po' come fece un grande del passato viola come Daniel Bertoni, che sognò addirittura di segnare un gol nella finale di Coppa del Mondo, situazione che poi si verificò realmente nel 1978. Daniel Bertoni è da un paio di settimane a Firenze per prendere il patentino di allenatore di prima categoria e poter quindi allenare in Italia. e non pone limiti alla provvidenza. «Non capisco tutta questa prudenza — spiega il "Puntero" — la Fiorentina ha tutto, ma veramente tutto per stare dov'è adesso. La società è organizzata benissimo, i grandi calciatori ci sono e in panchina siede il massimo per il calcio italiano, e non solo italiano. A Roma si è vista l'ennesima dimostrazione di forza e di compattezza, anche noi nella stagione 81/82 vincevamo tante volte per uno a zero».

L'Inter però sembra di un'altra categoria. «E' il campionato a determinare i valori, non i nomi della rosa. Conta poi moltissimo lo spogliatoio ed io sono certo che in quello di Prandelli si va formando la convinzione di stare disputando una stagione straordinaria, dagli esiti imprevedibili». Quanto vale il gol all'Olimpico di Pazzini? «Moltissimo per la classifica della Fiorentina e ancora di più per il morale del giocatore, troppo spesso messo sotto accusa senza ragione. Credo molto nelle sue possibilità». E manca ancora Santana, che secondo molti è un suo erede: davvero vi assomigliate così tanto? «E' molto bravo, ma io ero diverso perché puntavo più alla porta, mi interessava più segnare che fare l'assist, che invece è la grande specialità di Mario».