GIOVANI IN VETRINA
Era il 2 febbraio del 2008: al "Del Buffa" di Figline Valdarno la rappresentativa under 19 del Midtjylland affrontava i pari età dell'Ujpest. Gli Ungheresi si imposero a sorpresa per 1-0, ma colui che rappresentava la grande attrattiva della gara non deluse le aspettative: sovrastava gli avversari su tutte le palle alte, usciva dalla propria area palla al piede e testa alta, batteva i calci di punizione e si proponeva in avanti per sfruttare la propria abilità nel gioco arereo. Si chiamava Simon Kjaer, e per vederlo in azione dal vivo si erano mossi gli osservatori di Livorno, Empoli e Udinese. Peccato che l'allora ds del Palermo, Rino Foschi, lo avesse già preso. Anche e soprattutto questo è il torneo di Viareggio, che ieri ha visto prendere ufficialmente il via la propria 63ma edizione. Niente viaggi transoceanici, niente blitz europei, alcuni dei migliori giovani in circolazione sono proprio qui, in Toscana e dintorni.
Da sempre la Coppa Carnevale rappresenta una vetrina di prim'ordine per i giovani provenienti da tutti gli angoli del globo, basta fare i nomi di alcuni campioni del recente passato, e non solo, che vi hanno preso parte: Batistuta, Cavani, Schweinsteiger, Del Piero, Flachi..Abbiamo iniziato parlando di Kjaer perché la sua ex-squadra si presenta anche quest'anno ricca di grandi promesse: il portiere Daniel Dulong Meineke Nielsen, il centrocampista Vito Hammershøy-Mistrati e l'esterno Frederik Møller, tutti già nel mirino di alcuni club italiani. E la Danimarca quest'anno è rappresentata anche dal Nordsjaelland, altro club dal vivaio particolarmente ricco di talenti. Il mercato dei Paesi che si affacciano sul Mar Baltico è uno dei più interessanti del panorama europeo, così come lo è quello del centro-Europa, che al "Viareggio" sarà rappresentato dal Dukla Praga, e quello belga, che vede partecipare alla kermesse versiliese Anderlecht e Bruges. Chissà se la Fiorentina riuscirà ad individuare qualche possibile colpo; abbiamo omesso di proposito la Stella Rossa, rappresentante di un altro Paese che è solito fornire grandi talenti ma dove il club viola ha già da tempo gettato le sue "teste di ponte". Per chi vorrà assicurarsi dei giovani particolarmente promettenti sarà in ogni caso fondamentale muoversi già dai primi incontri, proprio come insegna la storia del passaggio di Kjaer al Palermo. Un'occasione per Pantaleo Corvino per dimostrare di non aver perso quell'"occhio" e quella rapidità che hanno contraddistinto gli anni migliori della sua carriera.