UNA FAVOLA SENZA LIETO FINE
Una favola in perfetto stile “A mille ce n’è”. Un inizio turbolento, quasi burrascoso, che rischiava di far finire tutto prima ancora che iniziasse, poi Neto e la Fiorentina hanno spiccato il volo, insieme, sancendo un legame speciale che sembrava destinato a durare a lungo. Norberto era riuscito a rialzarsi, incassando l’incondizionata fiducia della società, nonostante le innumerevoli critiche della piazza e i continui errori tra i pali. Il 4-2 con la Juve la molla decisiva, la semifinale di Coppa Italia contro l’Udinese la gara della consacrazione. Come un pugile, Neto aveva incassato in silenzio, tornando ogni volta al proprio angolo e rispondendo colpo su colpo.
La più classica delle trame fiabesche, destinata a uno scontato “e vissero per sempre felici e contenti”. Poi il colpo di scena che non ti aspetti, il mancato rinnovo e l’addio annunciato. Tata tra i pali e Neto tra tribuna e panchina. Da fiaba a giallo in men che non si dica. Il numero uno rumeno dà forfait e Neto nuovamente in campo a difendere i pali viola. Da traditore a eroe il salto è breve. Il brasiliano è un fattore in questo momento e la Fiorentina se lo gode. Una gioia effimera però, visto che Norberto andrà sicuramente via a fine a stagione. Non c’è nessuna possibilità che arrivi un sorprendente rinnovo dell’ultimo minuto, ormai i giochi sono fatti e il punto di non ritorno è stato toccato.
Neto e la Fiorentina, una storia d’amore finita forse troppo presto.