UNA CLASSIFICA DA NON GUARDARE
11 giornate di serie A. 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, con 22 gol fatti e 13 subiti. E’ questo il bottino della Fiorentina in questo inizio di stagione, ma guardando la classifica, quanto di buono fatto dalla formazione gigliata rischia di passare in secondo piano. Questo perché le prime tre della classe non accennano a rallentare e in più, sia Inter che Verona hanno fatto meglio dei viola.
La squadra di Montella si trova infatti al sesto posto in classifica, ma l’umore della città, dei giocatori e della dirigenza va ben oltre la posizione in graduatoria, dopo le splendide vittorie contro Juventus e Milan e la prova più convincente contro il Napoli di Benitez, con la sconfitta che ancora brucia, specie se si pensa all’epilogo della gara, con il rigore non concesso per il fallo di Inler su Cuadrado non sanzionato dall’arbitro con la massima punizione.
Ecco perché Montella chiede ai suoi di non far caso alla classifica, perché mancano ancora 8 partite alla fine del girone d’andata e alla Fiorentina manca solo un big match da disputare, quello del prossimo 8 dicembre all’Olimpico contro la Roma, senza contare quello contro il Verona al Bentegodi. Le gare contro Juventus, Napoli e Inter sono già alle spalle, con soli tre punti raccolti in confronto alle ottime prestazioni offerte dai viola. Adesso però, con il recupero di Mario Gomez, che verosimilmente tornerà in campo a partire dalla sfida contro l’Udinese del prossimo 24 novembre, la banda Montella cercherà di recuperare lo svantaggio dal trittico di testa, perché pur essendo in piena emergenza fin dalla terza giornata di campionato, la Fiorentina è riuscita a rimanere attaccata al treno che porta alla prossima Champions League.
Il vero campionato gigliato inizierà con il rientro del numero 33, di quel giocatore che ad inizio stagione era etichettato come l’uomo che avrebbe potuto far fare il definitivo salto di qualità alla squadra che fin dallo scorso anno veniva definita come la migliore dal punto di vista del gioco. Con lui in campo la classifica potrebbe migliorare, e solo a quel punto, Montella, potrebbe dire ai suoi di guardarla, per puntare con forza a mettere i bastoni tra le ruote alle pretendenti per lo scudetto.