TWO IS MEGL CHE ONE
La controprova reale è difficile averla, tanto più considerando gli avversari affrontati in Europa League ovvero il Paok Salonicco e il Qarabag. Eppure tanto vale soffermarsi su come sono poi andate quelle partite. Nelle quali, almeno inizialmente, Paulo Sousa aveva puntato sulle due punte. Affiancando cioè all'immancabile Kalinic lo scalpitante Babacar, uno che già in campionato ha mostrato ampi segni di crescita.
E allora tanto vale ricordare che anche se nella prima gara in cui i due attaccanti si sono ritrovati entrambi titolari non sono arrivati gol (era l'esordio nel girone con lo 0-0 collezionato a Salonicco contro il Paok) le occasioni non sono poi mancate. E si sono concretizzate in particolare sui piedi di Babacar che sia nel primo che nel secondo tempo, è andato vicinissimo al gol.
E' certamente diverso il discorso per quanto riguarda la seconda gara del girone, anche per il valore degli azeri del Qarabag, ma il tabellino al novantesimo raccontava di una doppietta del senegalese e di un gol (più un assist) del croato. Probabilmente soltanto coincidenze, o più semplicemente avversari e partite diverse tra Europa League e campionato, eppure sono arrivate risposte incoraggianti di fronte all'ipotesi di giocare con due punte invece che con due trequartisti alle spalle di un'unica punta.
Che tutti mali attuali della Fiorentina siano figli della presenza di un unico attaccante è di certo inesatto, o forse una visione fin troppo limitata, ma certamente un primo cambiamento, a cominciare dalla ripresa del campionato, potrebbe proprio passare dal reparto offensivo.