TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE
Soltanto un mese fa la stagione della Fiorentina sembrava essere indirizzata verso la perfezione assoluta, con la vittoria sulla Juventus in Coppa Italia, l'imbattibilità in campionato e la qualificazione ai quarti di finale di Europa League che avevano illuso il popolo viola che quello in corso potesse essere l'anno della consacrazione del gruppo di Vincenzo Montella. Oggi però le cose sono cambiate diametralmente: la finale di Tim Cup è stata soltanto sfiorata, il terzo posto è ormai un miraggio e anche le speranze di accesso all'ultimo atto del trofeo internazionale, alla luce delle ultime prestazioni, sembra essere molto complicato da conquistare.
Proprio per questo nel corso delle ultime ore sono iniziati ad affiorare tutti i problemi della squadra viola, a cominciare dal mercato di gennaio che sembrava aver dato la scossa alla formazione dell'Aeroplanino ma che giorno dopo giorno si sta rivelando sempre più deludente. Mettendo da parte il capitolo Salah, l'unico vero grande colpo della dirigenza gigliata durante l'ultima finestra di trasferimenti, per quel che riguarda gli altri non si può certo dire lo stesso. Diamanti, dopo un convincente avvio, ha deluso le aspettative, con la gara di ieri che ne è stata la prova. Contro il Cagliari, complice anche la sua assenza nella sfida di Europa League con la Dinamo Kiev, tutti si sarebbero aspettati una partita da protagonista, ma la sostituzione durante l'intervallo ha avuto il sapore della bocciatura. Gilardino invece, nonostante la rete realizzata contro i sardi, non sembra essere più quel bomber che tanto bene aveva fatto a Firenze nella sua prima avventura e a questo punto il suo riscatto sembra essere tutt'altro che già deciso. Infine Rosi. L'ex Genoa quando è stato chiamato in causa non ha ben impressionato e anche il suo futuro sulle rive dell'Arno è quantomeno in bilico.
Tre dei quattro acquisti di gennaio della Fiorentina, nonostante un inizio incoraggiante, si ritrovano dunque ad essere già pronti per ripartire, anche perché il riscatto dei due giocatori in prestito dal Ghuangzou costerebbe ben 5 milioni e con la qualificazione in Champions League che si fa sempre più dura è probabile che la società di viale Manfredo Fanti possa fare altre valutazioni. In un mese le cose sono cambiate, e tutti i nodi sono pian piano venuti al pettine.