TRA SALAH E LO SPECIAL ONE
Non si è ancora del tutto placata l’eco dell’ultima sconfitta dei “Blues”. Il Chelsea è infatti uscito sconfitto, domenica scorsa, dal match con l’Arsenal che valeva il Community Shield, l’equivalente della Supercoppa Italiana nella quale si affrontano le squadre vincitrici in campionato e nella Coppa nazionale. Una vittoria firmata Oxlade-Chamberlain, per la gioia di Wenger che contro Mourinho aveva solo rimediato sconfitte.
In realtà l’appuntamento perso con il primo titolo stagionale da parte del Chelsea non solo non è passato inosservato, ma ha riempito anche gli stessi quotidiani londinesi per le reazioni dei protagonisti. Scomposta quella dello “Special One” (che ha regalato a un giovane tifoso sugli spalti la medaglia d’argento), un po’ più ragionata quella di John Terry, le cui parole rimbalzano dal Sun al Daily Mail: “Una vera sofferenza vedere l’Arsenal alzare la coppa al cielo”.
Ma per un Chelsea che, dunque, domani proverà a reagire sin da subito anche se quella con i viola è solo un’amichevole, c’è anche un’altra versione del club londinese, se possibile ancora più determinante per la Fiorentina. Perchè insieme alla squadra sono arrivati in Inghilterra il presidente esecutivo Cognigni, il d.g. Rogg e il d.s. Pradè. Un’ulteriore conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’imminente incontro tra le due società per decidere il da farsi su Salah.
Com’è noto, infatti, l’egiziano si sta già allenando con la Roma, mentre in casa viola si attende di capire se sarà possibile ricevere un indennizzo o eventualmente accogliere un talento di casa Chelsea come parziale risarcimento alla vicenda poco piacevole (difficile, probabilmente, arrivare a Zouma, mentre gli altri nomi fatti sono quelli di Romeu e Loftus-Cheek). Sarà perciò una giornata doppiamente importante: per Sousa per capire se quelli con il Barcellona sono progressi destinati a confermarsi e per la dirigenza chiamata a scrivere la parola fine sulla lunga telenovela legata a Salah.
Nelle foto le reazioni dopo Arsenal-Chelsea sulla stampa inglese: