SCUDETTO AMARO

21.05.2013 10:30 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
SCUDETTO AMARO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

"In questa stagione la Fiorentina merita sicuramente lo scudetto del gioco espresso". Parole e musica del ct della Nazionale Cesare Prandelli, che ieri, nell'amarezza del popolo viola per la mancata qualificazione in Champions, ha voluto premiare idealmente la squadra di Montella con il primo posto del gioco. Un premio che fa piacere, sopratutto perchè arriva da un amante ed un portabandiera del bel calcio come l'ex tecnico viola, ma che non soddisfa le migliaia di tifosi gigliati che tutt'ora si sentono defraudati dall'arbitraggio di Bergonzi in Siena-Milan che ha segnato la fine del sogno fiorentino.

La qualità espressa è stata un punto fondamentale della rinascita della squadra viola. Tutta la ricostruzione è partita proprio da qui, dal gioco che doveva essere l'arma della squadra per riconquistare tifosi e critica. Inizialmente nessuno pensava di poter lottare al vertice come poi di fatto è successo, ma una volta abituati è difficile essere scalzati dal terzo posto a causa di un arbitraggio da qualcuno definito "poco limpido". Montella può vantarsi, insieme ai suoi ragazzi, di aver messo in crisi molte squadre più blasonate nonchè più ricche, ma l'amarezza per il finale di questa stagione ha segnato e non poco le menti di tutti  i componenti della società.

Il primo è stato proprio Andrea Della Valle, che ha seguito dalla Cina la partita, infuriandosi insieme a tutti i tifosi viola e preparando un ritorno (questo pomeriggio) proprio per rilasciare alcune dichiarazioni su quanto accaduto ma sopratutto per rilanciare ulteriormente la sfida per il prossimo torneo. Il pensiero del patron è quello di costruire una rosa all'altezza delle ambizioni della città, del tecnico e della proprietà, per riprendersi sul campo tutto quello che in questa stagione non è arrivato. Dopo di lui chi è rimasto molto scottato da questo finale è stato Daniele Pradè che, imbestialito al termine dell'ultima giornata di campionato, è tornato a Firenze più carico che mai, pronto proprio a portare avanti le richieste del presidente gigliato mettendo un altro mattoncino verso la costruzione di una Fiorentina da battaglia.