ROSSI, Mi aspetto la Fiorentina di San Siro

28.04.2012 13:31 di  Stefano Borgi   vedi letture
ROSSI, Mi aspetto la Fiorentina di San Siro
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© foto di Federico De Luca

Delio Rossi in sala stampa presenta Atalanta-Fiorentina. Per Delio è un ritorno... "Per me non sarà mai una partita come le altre - ammette Rossi - con l'Atalanta furono sei mesi meravigliosi (nel 2005 ndr.) Loro sono gente vera, ho un ottimo ricordo".

Sulla formazione: "Diciamo sempre le stesse cose, faremo di necessità virtù. Spiace che piova sempre da una stessa parte (metafora per dire...mancano sempre gli attaccanti ndr.) però spesso a fine stagione succede".

Sulla definizione di ammazzagrandi: "Sono momenti contingenti, non c'è una regola. L'Atalanta è una piccola? Che gara mi aspetto? Domani sarà una fotografia del momento. A Bergamo mi aspetto la Fiorentina di Milano. Comunque abbiamo fatto buone partite anche contro le piccole ".

Sull'Atalanta: "Sono la rivelazione del campionato. Se gli mettete i punti di penalizzazione lo vedete... avrebbe più punti del decantato Catania. Grande ammirazione per loro. Quella di domani è una delle trasferte più difficili del campionato".

Su Neto: "Sono convinto che farà bene, però un portiere lo puoi giudicare solo quando gioca, e per i tre punti. Un  altro giocatore si può valutare anche in allenamento, un portiere no. Comunque Neto tecnicamente è molto bravo".

Su Ljajic, dopo il rigore sbagliato con l'Inter e la buona prova di Roma: "Ho sempre detto: capisco se la mia squadra farà bene dal movimento delle punte. A Ljajic ho detto: "Hai visto? Ha sbagliato anche Messi, che è un pò più bravino di te..." Quello che non mi piacque è che dopo il rigore smise di giocare...questo non va bene. Si sbaglia tutti. Sul suo rendimento è come tutti i giovani: vive di alti e bassi. lui deve sapere cosa fare in campo, poi ci deve mettere la qualità. Comunque è sulla strada giusta".

Sulla condizione fisica: "Quella viene dal lavoro. Se una squadra è preparata lo si vede solo a primavera. Nel corso dell'anno è importante che la squadra non abbia sbalzi. Noi abbiamo lavorato tanto, effettivamente ora la squadra sta meglio. Poi è la testa che comanda le gambe, qualche risultato insperato ha dato un pò di autoistima. Che non guasta mai..."

Sui giovani: "Io credo nei giovani e non ho pregiudizi nei confronti di nessuno. Ripeto: ho bisogno di tutti. Acosty lo volevo mandare in primavera, ma non avevo il numero minimo e l'ho richiamato. Se un giovane merita, gioca...non è un delitto di lesa maestà. 

Poi una domanda sul carattere di Rossi, sul suo approccio con la città, con i tifosi... "Non sono triste. Sono una persona seria, che non fa proclami, non va nelle trasmissioni televisive. Non curo il look, non mi metto una cravatta in un certo modo... Però non sono triste, anzi... Addirittura credo di essere simpatico, a volte mi metto a ridere da solo... Forse è l'alzhaimer... (ride... ndr)"

Sulle ultime giornate di campionato: "Siamo tutti sotto esame. Non si può parlare di futuro, solo alla fine avremo un quadro completo. Io ho un contratto, e spero di rispettarlo. Poi sta alla società, non dimentico di essere un dipendente. So di aver firmato per il futuro, ma basta una palla un pò più dentro, un pò più fuori...basta vedere Guardiola...se ne è andato per colpa di un rigore sbagliato..."