RIMANDATO

04.12.2012 00:00 di  Iacopo Barlotti  Twitter:    vedi letture
RIMANDATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Bocciato no di certo, ma purtroppo Mati Fernandez non è ancora riuscito a convincere. Anche contro la Samp il cileno ex Sporting Lisbona ha fatto assai fatica a trovare la posizione giusta in campo, e in molti hanno già ripeso a domandarsi se il ragazzo non sia davvero ancora pronto per calarsi nella realtà (molto tattica) del calcio italiano. Nel primo tempo Mati era in realtà la spalla di El Hamdaoui nel 3-5-2 dei viola: ma troppo di rado è riuscito a pungere dalla trequarti in su, visto anche il lavoro (utile) di raccordo col centrocampo. Un colpo di testa (alto) su azione di calcio d'angolo e il dribbling a rientrare su cui è intervenuto Gastaldello nell'episodio del possibile rigore per i viola: questi gli unici spunti degni di nota del suo primo tempo. Nella ripresa, dopo meno di un quarto d'ora, Montella inserisce Seferovic per Romulo, il modulo resta il 3-5-2 e Mati torna nel ruolo di interno destro di centrocampo. Ma le cose non cambiano e dopo altri dieci minuti il tecnico viola lo sostituisce per giocarsi la carta Aquilani.



Insomma, dopo la prova opaca contro la Juve Stabia anche domenica sera contro la Samp Fernandez non è riuscito a dare ai viola quella marcia in più che da un giocatore del suo calibro ci si potrebbe aspettare. E non è tutto: Mati è infatti anche uno dei (pochi) giocatori a non essere ancora riusciuto ad andare a segno in stagione, come Tomovic e Pizarro (e Migliaccio-Cassani-Olivera, che hanno però giocato assai poco). Sabato a Roma, con i rientri di Aquilani e Toni e, forse, di Jovetic, potrebbe riaccomodarsi in panchina. Mati rimane però un giocatore importante, utile proprio per la sua duttilità tattica (può fare l'interno di centrocampo, la seconda punta, perfino l'esterno). Ma il dubbio rimane: e se il suo ruolo ideale fosse il trequartista?