MONTELLA, VOGLIO I TRE PUNTI, MI STUZZICA L'IDEA DI TONI IN CAMPO

15.09.2012 13:01 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
MONTELLA, VOGLIO I TRE PUNTI, MI STUZZICA L'IDEA DI TONI IN CAMPO
FirenzeViola.it

Per Vincenzo Montella, Fiorentina-Catania è una gara particolare. L'aeroplanino è il grande ex della partita, queste le sue parole in sala stampa. "E' sicuramente una partita diversa per me, sicuramente sarò emozionato. Sono stato un anno a Catania, ma si era creato un feeling con tutte le parti: dirigenza, tifoseria, squadra... Mantengo un grandissimo ricordo dell'ambiente, di tutti. Tra l'altro sono rimasti gli stessi giocatori, il Catania è una squadra molto pericolosa, gli interpreti sono molto bravi. Sono insidiosi, a Roma nella prima in trasferta hanno fatto benissimo. E' ovvio che la partita voglio vincerla, non tanto per me quanto per la squadra. Dobbiamo capire la nostra dimensione, la vittoria ci servirà a quello".

Sulle parole polemiche di Pulvirenti nei confronti di Montella: "Io con lui ho avuto un buon rapporto. Mi ha insegnato che non sempre si dice ai media quello che si pensa, spero che in quest'occasione non abbia espresso il suo vero pensiero. Io, con lui, non ho avuto problemi, nemmeno al momento del passaggio alla Fiorentina".

Su Mati Fermandez: "L'ho visto in nazionale, ha fatto bene, ha grandissime qualità. Spero quanto prima di poterlo mettere in campo. Comunque dico che Mati è adattabilissimo al nostro gioco".

Sulla formazione: "(ride... ndr) Non ve la dirò mai, non prima di dirla ai giocatori. Anche a loro la dirò solo domani per tenerli tutti sulla corda. Abbiamo varie soluzioni, sopratutto in attacco...vediamo".

Sull'atteggiamento: "Dobbiamo puntare di più verso la porta, come idea, come pensiero. E' vero, abbiamo tirato poco in porta. Il possesso palla va bene, benissimo la manovra, ma dobbiamo puntare di più la porta. Mi aspetto più incisività rispetto alle partite precedenti. Domani semmai dovremo sfruttare meglio anche i calci da fermo. In questo il catania è fortissimo. A Napoli, anche per il campo, certe cose non ci sono riuscite".

Su Romulo: "Sin dal primo giorno ha fatto intravedere grandi potenzialità fisiche, di impegno, di volontà. Non lo conoscevo, ma fin da subito ha mostrato grande voglia di fare".

Sulle condizioni fisiche della squadra: "Stanno tutti bene, purtroppo ci sono state le nazionali e quelli che conoscevo meno mi sono andati via. Durante la sosta abbiamo fatto tanti test, tante prove...stanno bene".

Su Tomovic: "Ha grande temperamento, spirito di sacrificio, si adatta in tutte le zone del campo. Per esempio: centrale di sinistra nella difesa a tre non sarebbe il suo ruolo, ma c'è stato, e c'è stato bene".

Ancora sul Catania e la partita di domani: "Noi prepariamo la partita sulle nostre caratteristiche. però dobbiamo stare attenti a questo catania: sulle ripartenze sono fortissimi, perchè hanno giocatori velocissimi e pericolosi. E poi anche sui calci da fermo, sono bravissimi. Mi auguro che i miei giocatori continuino a sorprendermi, come hanno fatto fino ad ora".

Su Toni: "Come autonomia ha circa 30 minuti. Ha grandissima volontà, entusiasmo. Si vede, è palese. Non sempre però questo è positivo, perchè si rischia di strafare. Però ho trovato Toni molto meglio di quanto mi aspettassi. Mi stuzzica l'idea di vederlo in campo"

Su Aquilani: "Non sono preoccupato. E' stato fermo due settimane, sta facendo terapie per recuperare. Tutto a posto".

Sugli obiettivi: "L'obiettivo è di diventare squadra, di migliorare, di giocare bene. Se questo porterà a qualcosa di concreto meglio, ci stiamo lavorando. Per ora tutti stanno dando il massimo, dobbiamo dare continuità e intensità".

Sulle alternative: "Abbiamo tante scelte, difensive ed offensive. Addirittura abbiamo quattro scelte sugli esterni di centrocampo: si può giocare con uno offensivo ed uno difensivo. Oppure anche con due e due, per cambiare anche durante la partita. Questo è importante".

Su Jovetic: "Da lui mi aspetto che quantomeno faccia come l'anno scorso. Sui suoi turbamenti? Innanzitutto diciamo che in estate non poteva essere sereno perchè a Moena ha perso la sfida ai rigori col suo allenatore (Montella ride...ndr) Poi dico che quando un ragazzo giovane è in prima pagina tutti i giorni, è ovvio che sia turbato. E secondo me è anche capibile che volesse cambiare, con le grandi squadre che lo cercavano, le sirene della Champions. Io credo che lui sia voluto restare, cio abbia sempre creduto. Ora ne è pienamente convinto. E credo anche che sappia che gli fa comodo stare ancora un pò a Firenze, per crescere, per diventare un campione. Quello che può davvero diventare".