IL VERO MURIEL
La partita di ieri, oltre all'importanza data dal superamento del turno nel tabellone della Coppa Italia, aveva una valenza molto particolare per i tifosi viola, dato che segnava l'esordio assoluto in gare ufficiali di Luis Muriel con la maglia della Fiorentina. Dopo aver abbagliato nella sua prima ufficiosa, con la tripletta messa a segno nel 6-0 maturato in soli 45' di amichevole giocati contro l'Hibernians di Malta, ieri il colombiano ha decisamente riportato tutti con i piedi ben più saldi sul terreno.
In fondo la logica imponeva una certa cautela su un calciatore chiamato subito a scendere in campo da titolare nonostante un minutaggio molto basso raccolto nella prima parte di questa stagione trascorsa a Siviglia. Anche perché il Torino non è l'Hibernians, e la cattiveria agonistica e tattica infusa da Mazzarri nella sua retroguardia hanno costretto Muriel a limitarsi più del previsto nel suo repertorio di calcio bailado da tutti così tanto atteso.
Nonostante ciò, ed una prestazione che non può essere considerata totalmente sufficiente pur con tutte le attenuanti del caso, ci sono elementi intravisti ieri che fanno comunque ben sperare. La condizione fisica ovviamente ha limitato molto la prova di Muriel, il quale però nell'ora abbondante di gioco concessagli da Pioli, ha mostrato una buona predisposizione al lavoro di sponda, ed ha anche acceso i riflettori su di sé quando nel primo tempo ha lasciato sul posto un paio di avversari a sinistra, offrendo un pallone sul quale Chiesa è stato anticipato di un soffio. Piccoli segnali che, letti in ottica futura, lasciano ben sperare. In attesa di conoscere il vero Muriel.