IL RISCHIO DEI COLPI PART-TIME
A volte basta la parola, altre no. Perché del domani non v'è certezza a Firenze, anche e soprattutto quando si parla d'attacco. Che ne sarà del reparto avanzato, è domanda e questione che sulle rive dell'Arno risuona sovente. Perché se per Stevan Jovetic suonano forti le sirene d'Inghilterra, se l'avventura di Adem Ljajic sembra oramai volgere al tramonto, se Alessio Cerci è una volta idolo e quella dopo viaggia all'altezza delle stalle, adesso anche il domani di Amauri sembra in bilico. Per giugno è un'idea, calda, caldissima, del Parma di Tommaso Ghirardi. Ieri non si è nascosto, lo ha ammesso: "mi sento col ragazzo, per l'estate vedremo". E' il rischio di un colpo part-time, precario, traballante. Prestito e poi si vedrà.
La parola, dell'oriundo, era quella di sedersi prima al tavolo con Corvino o chi per lui, per stabilire il suo eventuale futuro alla Fiorentina. Però, fonti vicine al calciatore, raccontano che nei suoi pensieri il Parma sia sempre pallino e idea caliente e che la reciproca stima con Ghirardi alla fine potrebbe avere la meglio. L'Amauri di oggi non è certo il cannoniere che Firenze s'attendeva, ma vederlo dai blocchi di partenza, anzichè ansimante a staffetta in corsa, sarebbe cosa e storia ben diversa. Però il rischio è quello di non poter mai raccontare quella novella, in casa Fiorentina. Progetto significherebbe anche avere delle garanzie per il futuro, ma già tre punti col Cesena e uno a Parma, nella viola d'oggi, sono grasso che cola. Anche se a giugno il parco attaccanti rischia di essere addirittura meno fornito e rifornito di adesso, seppur sembri impossibile.