IL FUTURO TRA MILANO E LE MARCHE
Giornata di scelte. Qualcuno, diverse decine di anni fa, l’avrebbe chiamata “l’ora delle decisioni irrevocabili”. Meglio, tuttavia, lasciare i nostalgici al loro posto e consegnarli piuttosto all’oblio della storia. Sta di fatto che, nel mondo viola, qualcosa dal delicato summit che andrà in scena oggi in un luogo ancora non ben precisato (ma difficilmente sarà una località diversa da Milano - sede della Tod’s - o Casette d’Ete, tempio della famiglia Della Valle) dovrà essere annunciato. Visto che oltretutto i temi in ballo sono decisamente tanti: dal destino del dg Corvino (finito ormai nell’occhio del ciclone del tifo, che ha applaudito i cori della Fiesole di lunedì prima che al salentino fosse dedicato anche uno striscione ieri) alle linee guida per il prossimo mercato fino al futuro di Federico Chiesa, con Diego Della Valle che sembra ogni giorno più determinato a voler trattenere il fuoriclasse ligure a Firenze ancora per un’altra stagione.
Una riunione, quella di oggi alla quale parteciperà in call conference anche Montella se non riuscirà ad essere fisicamente presente, che era già stata fissata al termine della stagione con l’obiettivo di fare un bilancio dell’annata ma che è stata poi anticipata complice l’andamento preoccupante della squadra, che a Empoli - incredibile a dirsi - andrà alla ricerca non solo della prima vittoria del ciclo Montella, non solo del quarto successo in tutto il 2019 ma del punto che significherebbe una paradossale salvezza matematica a quattro giornate dalla fine del campionato. Roba che nemmeno gli sceneggiatori più esperti di film horror avrebbero mai potuto partorire.