IL BIVIO
Presente e futuro, oggi e domani, in campo e fuori. Nel determinante finale di stagione che attende la Fiorentina un po' tutti saranno chiamati a prendere decisioni fondamentali, che riguardino le formazioni da schierare o semplicemente le scelte da effettuare nel corso della prossima estate. E se un argomento più degli altri sembra comunque restare all'ordine del giorno, anche al di là dei risultati, è ancora una volta il rendimento dell'attacco a finire sotto la lente d'osservazione. Perchè lo score non sembra decollare, e perchè non tutto ancora sembra funzionare nella manovra offensiva post Vlahovic.
Così sull'onda dell'entusiasmo adesso sembra esser Cabral il centravanti che ha scalato le gerarchie, e d'altronde gli oltre 90 minuti disputati domenica contro l'Empoli pur tenendo di conto le non perfette condizioni di Piatek testimoniano una crescita di fiducia da parte del tecnico che può meritare continuità. Un moto quasi collettivo che sembra invece allungare qualche ombra sul collega di reparto polacco, il quale certamente farà di tutto per rovesciare le attuali sorti e riprendersi la maglia da titolare al Maradona.
Ma mentre l'allenatore dovrà fare i conti con movimenti e caratteristiche sui due singoli sarà chiamata a decidere presto anche la società, che si tratti di un riscatto per Piatek tutto ancora da disegnare o del conseguente inserimento nel caso in cui si volesse puntare sul solo Cabral. D'altronde le stesse voci di mercato riguardanti Agustin Alvarez raccontano di movimenti offensivi all'orizzonte che possano riguardare il reparto offensivo. Arma alla quale Italiano si affiderà per tagliare il traguardo sperato a fine stagione, ma anche interrogativo da sciogliere in vista della prossima stagione.