FIORENTINA, Il futuro è nelle giovanili

23.03.2008 15:00 di  Marco Conterio   vedi letture

Pianticelle, giovani promesse, ragazzi dal futuro luminoso. Chiamateli come meglio credete lo stuolo di under 20 che popola la Fiorentina, dal portiere alla prima punta. Seculin, Da Costa, Mazuch, Hable, Diakhatè, Lepiller, Di Carmine e compagnia cantante: non tutti, forse, ma gran parte di questi sfonderanno nel calcio che conta. La società ne è certa ed i tifosi ripongono in loro la speranza di una nuova Fiorentina Yè-Yè vincente.

ANDREA SECULIN ('90) - PORTIERE
Aldo Firicano lo ha definito un "portiere moderno e dal grande futuro". L'ex difensore gigliato lo ha allenato ai tempi dell'Alto Adige, scommette sull'avvenire del giovane estremo difensore della Primavera di Bollini. Nelle partite giocate sinora, ha dimostrato sicurezza ed affidabilità, grinta e grandi capacità che fanno ben sperare.

ONDREJ MAZUCH ('89) - DIFENSORE
Il Repka del nuovo millennio. Vedendolo giocare ricorda molto l'ex difensore gigliato degli anni '90: potente, fisico, ottimo colpo di testa, ha disputato solo qualche piccolo spezzone di partita con la prima squadra, in Coppa Italia. La Fiorentina ci crede molto ed in patria ripongono molte speranze su di lui per la leadership della nazionale che verrà.

MANUEL DA COSTA ('86) - DIFENSORE
"Deve imparare ancora l'italiano". Parola di Cesare Prandelli, maestro nello svezzare e nel crescere giovani gioielli in casa Fiorentina. Nessuna apparizione in prima squadra ma tanto lavoro in gruppo all'ombra di giocatori come Gamberini e Dainelli. Potente, grande fisico, ottimo piede, i tifosi viola si augurano che sia il "Kuzmanovic difensivo".

MASSIMILIANO TAGLIANI ('89) - DIFENSORE

Corvino si espresse a suo tempo sull'ex difensore del Brescia definendolo "un giocatore dall'avvenire assicurato". Taglio di capelli molto Beatles e presenza fissa della retroguardia della Primavera, ha ottimo tempismo e carisma. Difficile vederlo a breve in pianta stabile "tra i grandi", più facile pensare che il suo tempo arriverà tra un paio di stagioni.

ALEX ('89) - DIFENSORE
Centrale e terzino, arriva a Firenze direttamente dalla Bulgaria, terra fertile di talenti scovati da Corvino. Non eccelle nelle molte presenze in Primavera, vuoi per la giovane età, vuoi per doti tecnico/tattiche ancora da affinare. La società però crede in lui e sarà parte integrante della Primavera anche la prossima stagione.



PAPE MOUSSA DIAKHATE' ('89) - CENTROCAMPISTA
Il fisico è a mezzo tra quello di Vieira e quello di Diarra: un gigante d'ebano con la faccia da ragazzino, che impone la sua stazza con i pari età ma che deve ancora affinarsi sul piano tattico piuttosto che su quello tecnico. La convocazione per la Uefa è un premio alle sue doti, la prossima stagione può essere in grado di giocare qualche spezzone di gara in prima squadra.

JAN HABLE ('89) - CENTROCAMPISTA
Se Inter e Celtic hanno lottato sino in fondo per cercare di strapparlo, invano, alla Fiorentina, un motivo c'è. Il "De Rossi ceco" è ancora esile e soffre gli avversari potenti, ma ha ottime doti in fase di copertura ed è bravo negli inserimenti. Come per Diakhatè e Mazuch, il prossimo anno potrebbe fare capolino tra i grandi in Coppa Italia.

GIACOMO ZAPPACOSTA ('88) - CENTROCAMPISTA
Prelevato a gennaio dal Pescara, è subito entrato nelle grazie del tecnico della Primavera, Alberto Bollini. Ottima presenza in mezzo al campo, abbina quantità a qualità. Presto per prevedere per lui un radioso futuro, ma ha doti che possono portarlo a non sfigurare in A tra qualche anno.

ALBERTO BACCARIN ('93) - CENTROCAMPISTA
Essere definiti il "nuovo Rivera" o il "nuovo Pirlo" a soli 14 anni è tanto un onore quanto un peso per il giovane Baccarin. Facente parte della nidiata '92-'93, quella che pare promettere meglio delle giovanili viola, è considerato il futuro dell'Italia che verrà e lui, ragazzo modesto e mai sopra le righe, prosegue nel suo cammino con i Giovanissimi di Carobbi a suon di prestazioni da 10 e lode e gol pesanti.

MATTHIAS LEPILLER ('88) - ATTACCANTE
Piedi sopraffini e tecnica da grande giocatore, deve ancora affinarsi sul piano caratteriale ed anche su quello tattico. Le doti sono quelle da grande calciatore, Prandelli crede in lui ed il giovane transalpino pare pronto per qualche apparizione il prossimo anno in compagnia di Mutu e soci.

SAMUEL DI CARMINE ('88) - ATTACCANTE
Fiorentino doc, ha già esordito e segnato in prima squadra, addirittura in Europa. Ha le movenze ed il fisico del bomber di razza, ma è ancora giovane per essere gettato nella mischia, considerato che davanti a sè ha dei leoni come Pazzini e Vieri. Probabile che venga prestato in B la prossima stagione, ma non è escluso che diventi il terzo centravanti in prima squadra.