BUONA LA PRIMA, MA I DUBBI RESTANO...
Dopo la prima uscita stagionale della Fiorentina le considerazioni generali sulla prestazione della squadra non potrebbero che essere positive. Partendo dal presupposto che alla prima giornata le condizioni fisiche non possano essere ottimali, così come sottolineato dallo stesso Mihajlovic, la Fiorentina ha data prova nel complesso di esserci sia dal punto di vista del gioco che da quello caratteriale. L' importante reazione avuto dopo il gol ingiustamente covalidato al Napoli è stata quantomai sorprendente, specie facendo riferimento alla squadra lasciata nelle ultime giornate dello scorso campionato. Il merito, certamente, va attribuito alla squadra, ma altrettanto al nuovo allenatore viola, bravo e abile a stimolare la squadra tra un tempo e l' altro. Anche se la prima giornata è da sempre considerata come "bugiarda", con squadre più avanti di condizione o da poco reduci da impegni di coppa, e con un mercato entrato nella sua fase più 'caliente', il carattere e la generosità agonistica mostrate all' esordio da questa Fiorentina sono apparse tali da poter guardare al futuro con positività e nondimeno rappresentano un segnale forte a fronte di un mercato piuttosto magro e oggetto di perplessità per gran parte del tifo viola. Partendo proprio dal generale malcontento circolato nei giorni che hanno preceduto la prima partita di campionato, risposte importanti sono arrivate dall' ultimo acquisto di casa viola, Alessio Cerci, accolto con fredezza e risultato essere la vera sorpresa della campagna acquisti gigliata. Le incognite sulla completezza della rosa restano, però, tuttaltro che fugate.
Il buon esordio del giovane Cerci non può del resto nascondere le difficoltà mostrate dalla retroguardia viola. Se per i centrali il ritorno di Gamberini dovrebbe supplire alle non propriamente rassicuranti prestazioni di Natali e Kroldrup, la questione legata agli esterni difensivi rimane ancora un problema di attualità. Per la fascia sinistra, infatti, il solo Pasqual con l' aggiunta di Felipe, adattato al ruolo di terzino, non sembrano essere garanzia di sicurezza. Mentre permane il problema legato al sostituto di Jovetic che, in attesa del ritorno di Mutu o la confrema del talento di Ljajic, si è palesato nella difficoltà di D'Agostino nel vestire il ruolo di spalla per Gilardino in una posizione erroneamente considerata da trequartista ma di fatto più consona alle caratteristiche di una seconda punta capace sia di saltare l' uomo che di garantire presenza fisica in area di rigore. Ad ormai 24 ora dalla chiusura del mercato il ds viola non sembra intenzionato a mettere a segno altri colpi anche se qualche ritocco, ad oggi, sarebbe forse necessario, ergo: qualche sorpresa dell' ultima ora risulterebbe gradita...