UN SOTTILE FILO ROSSO FRA ROMA E L'INGHILTERRA
C'è un sottile filo rosso che lega due diverse spedizioni, entrambe partite dalla capitale ed entrambe naufragate in terra britannica. Forse soltanto una coincidenza, ma decisamente curiosa. Perchè fra la disfatta della Roma in Champions Legue e la mancata assegnazione all'Italia, in Galles, di Euro 2012 ci sono punti di contatto.
Un certezza, e una spavalderia, che se valutata a posteriori, rientra nella più classica rubrica da settimana enigmistica "le ultime parole famose". Termini come storia, impresa, certezze, dossier e stadi hanno riempito colonne e colonne dei nostri quotidiani nazionali mentre all'orizzonte si prefigurava una disfatta che, a occhi più imparziali e meno coinvolti, sarebbe forse parsa quantomeno probabile.
Eppure se da un lato un capitano rilanciava la propria sfida ai red devils informando il paese che, a prescindere da un mondiale appena vinto senza brillare e di un'attesa degna del miglior Godot, di gare importanti come quelle dell'Old Trafford non ne esistono. Nemmeno in maglia azzurra. Confortante, patriottico, quasi eroico. Sicuramente degno di un gladiatore. Romano. Appunto.
Parole poi non così distanti dalle "botti di ferro" nel quale il clan organizzatore italico contava di recarsi in gita premio a Cardiff a raccogliere oneri e onori di un europeo. Con buona pace, e rappresentanza, di un signore, ex presidente della Federcalcio, avallatore di un sistema marcio. Come se, in quella presenza a Manchester, non ci fosse, alla radice, un ingresso quantomai rocambolesco, o come se, a Cardiff, fosse semplice nascondere sotto il tappeto uno scandalo che ancora adesso continua a riservare colpi di scena. E difatti, di contro a gare d'andata già definite come stoiche, e a progetti di rinnovamento degli stadi di mezza Italia, dove detto per inciso si è arrivati a giocare nel silenzio per provare a porre rimedio a una situazione incontrollabile, sono arrivate le debacle. Come e perchè sarebbe, forse, facile spiegarlo. Non ci interessa più di tanto. Non quanto, almeno, una strana coincidenza, una sottile similitudine. Quella che ha visto partire trionfanti dalla capitale molti personaggi spavaldi e rientrare tutti molto più mesti. Tutto qui solo curiosità. Sarà mica perchè domenica la Fiorentina gioca a Roma....?