I CAPI TIFOSI, Dal pubblico la spinta decisiva
Altro che mare, quello di Firenze è un vero e proprio oceano di entusiasmo. A qualche giorno da ferragosto, con le spiagge piene e le località balneari prese d'assalto, la città si mobilita e in testa ha solo una cosa: la qualificazione alla Champions League. Più di trentamila persone, questa sera, dimenticheranno i cieli stellati e i falò in riva al mare pur di spingere la Fiorentina oltre l'ostacolo. Oggi come nove anni fa, quando al “Franchi” Rui Costa e compagni affossarono il Widzew Lodz lanciando il gruppo allora allenato da Trapattoni, a una storica qualificazione in Champions. Anche stasera sarà così, e anche stasera Prandelli potrà contare sul suo “dodicesimo uomo”. “Il concetto è sempre lo stesso, l'attaccamento non si discute – fa sapere Stefano Sartoni, presidente del CAV – anche se siamo in piena estate lo stadio stasera sarà una bolgia. D'altra parte si tratta di una serata che abbiamo aspettato a lungo, e dopo tre anni in cui la Champions ci è stata negata per i motivi che conosciamo. Forse a Napoli o a Roma, potrebbe accadere la stessa cosa, ma Firenze sotto questo aspetto è sempre stata unica. Dispiace, semmai, sentire che per la gara di ritorno non sono arrivate offerte televisive degne di nota, ma i problemi hanno radici antiche. Speriamo che il discorso qualificazione si possa chiudere subito stasera, a Firenze, in modo che il ritorno non sia così insidioso”. Identico il parere di Filippo Pucci, ACCVC: “Ci sono poche parole per commentare, la scelta della Rai è francamente incomprensibile.
Al di là della scelta sul valore della partita, sentire che la televisione di stato non ha nemmeno presentato un'offerta è offensivo. Noi, comunque, stasera cercheremo di spingere i viola come sempre. Come quando nel 1999 eravamo in 35.000 contro il Widzew. Vedo pochi paragoni altrove, quella di Firenze è indubbiamente fra le tifoserie più attaccate ai propri colori”. Una voglia di partecipazione che, a suo modo, ha persino intaccato la quota abbonamenti. “Per la partita di stasera c'è stata una richiesta altissima, tanto che la vendita dei biglietti per lo Slavia ha influenzato pure le campagna abbonamenti – conferma Silvano Fratoni del Centro Coordinamento – la fame dei tifosi di andare allo stadio a godersi partite importanti come questa è troppo grande. E poi, ormai, non tutti vanno in vacanza, quindi non mi stupisco che lo stadio sia pieno. La biglietteria, del resto, è sempre stata frequentata come se fosse un periodo normale. Anche parlando con gli altri presidenti dei vari Viola Club tutti hanno pienamente condiviso le scelte societarie e quelle relative alla campagna abbonamenti. La normale conseguenza è che la gente segua sempre la squadra con maggiore entusiasmo e affetto”.