GAZZI, L'interesse viola? Non mi fa piacere, di più

10.06.2011 11:45 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Marco Conterio per Leggo
GAZZI, L'interesse viola? Non mi fa piacere, di più
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La rivoluzione silenziosa della Fiorentina passa dal centrocampo. Una mediana che si prospetta operaia, gladatoria. Sudore e fatica, ma anche bastone e carota, sciabola e fioretto. L’addio di Montolivo depaupera il tasso qualitativo dei valichi gigliati. Quello di Donadel, sfianca i polmoni. Mihajlovic studia già, sul suo tavolino e su quelli del mercato che sarà, come ovviare a certe partenze.
Behrami, nei suoi pensieri, è l’uomo ideale: corsa, grinta, offesa e difesa allo stesso tempo. Un regista alle spalle, a dettare i tempi, che sia D’Agostino oggi o Gargano domani oppure Palombo, chissà. E poi un mastino, di quelli che braccano l’avversario ma che, come impone anche il pallone moderno, sappia far pure ripartire l’azione. Il ringhio è servito, con Alessandro Gazzi del Bari nel mirino. Uno che di polvere ne ha mangiata e che la gavetta l’ha vissuta davvero: classe ‘83, scuola Lazio, girovaga tra Treviso, Viterbo, Bari e Reggio Calabria, prima di trovare di nuovo la sua dimensione in Puglia. «Firenze sarebbe un sogno, l’interessamento viola non mi fa piacere.

Di più». Lo dice a Leggo, con il fare di chi è abituato a mordere caviglie, piuttosto che leggere il proprio nome sulle prime pagine. Gli basta un trafiletto, quel 6 più in pagella che lo ha accompagnato durante gran parte di una stagione burrascosa, col suo Bari. «Annata negativa», la definisce, da vero uomo squadra. «Non posso fare un bilancio positivo, perché è andata male, ma gli interessamenti dimostrano che qualcosa di buono, però, ho fatto davvero». Ha il contratto in scadenza nel 2013 ed ora è in città, con la famiglia, prima di godersi le vacanze. Dei rumors di mercato lo informa chiaramente il suo agente «ma anche gli amici», com’era nel calcio di una volta.
Si definisce «mediano d’interdizione in un centrocampo a due ed interno sinistro in un centrocampo a tre». Gli schemi di Mihajlovic, in fondo. «Sono un Donadel», sorride Gazzi. Corvino ci pensa, da un po’, visto che col Bari i rapporti sono ottimi e il prezzo potrebbe valere l’affare. Basta una chiamata.