DELLA VALLE, Non avrei scritto la lettera agli arbitri
Dice che la gara contro la Juventus finirà necessariamente con essere una cartina di tornasole, che la sua Fiorentina non si sente per niente inferiore ai bianconeri. Andrea Della Valle, presidente del club viola lancia la sua sfida: «Capiremo chi siamo e dove possiamo arrivare. Giocheremo la nostra partita alla pari».
Poi l’attenzione si sposta tutta sulle polemiche arbitrali. «Io quella lettera - la lettera aperta a Figc e Aia scritta da Blanc e da Cobolli Gigli dopo i presunti torti lamentati dal club bianconero, ndr) - non l’avrei mai scritta attacca Della Valle -. Non c’è un motivo particolare e non voglio giudicare quello che è stato fatto da altri. Mi limito a dire che non sarei ricorso ad una simile iniziativa. Allo stesso tempo, però, aggiungo anche che non credo che tutto ciò avvelenerà il clima della partita.
Gli arbitri devono restare fuori da tutte questi discorsi».
Vietato, dunque, alimentare polemiche inutili. Questo, non fa parte del DNA dei viola. Il presidente si concentra piuttosto sull’importante sfida che oggi attende la sua squadra, per di più contro l’acerrima rivale sportiva di sempre. Predica umiltà, ma allo stesso tempo vuole vedere carattere e determinazione, quantomeno per cercare di dimostrare che davvero quella vittoria che manca ancora con una big del campionato è soltanto questione di cabala.
La Fiorentina, infatti, che pure viaggia ad una media-partita di 1,76, dopo venticinque giornate di campionato, non ha mai vinto contro le prime dieci della classifica, facendo registrare un piccolo passo indietro.
Della Valle conclude: «Non ci sentiamo inferiori a nessuno...».