ASSOCALCIATORI, Parte degli ingaggi per ricerca SLA
L’Assocalciatori fara’ girare “informalmente” negli spogliatoi del calcio professionistico la proposta che parte degli ingaggi potrebbero essere devoluti per la ricerca sulla Sla, la sclerosi amiotrofica laterale che colpisce i calciatori molto di piu’ del resto della popolazione.
”E’ un problema serio che preoccupa tutti i calciatori, che sono quindi anche molto collaborativi”, ha detto dopo la riunione a Milano del direttivo dell’associazione il vicepresidente, Leonardo Grosso (assente per un altro impegno il presidente, Sergio Campana). L’idea e’ vedere come i calciatori accoglieranno la proposta e poi regolarsi di conseguenza.
“Aiutiamo gia’ da anni- ha spiegato Grosso- i calciatori malati e le loro famiglie, anche le famiglie di quelli che non ci sono piu’”. “Ci stiamo organizzando per dare un aiuto alla ricerca. Abbiamo parlato con Vialli e Mauro che vogliono costituire un’associazione. Da anni abbiamo un fondo di beneficenza finanziato con la quota parte dei proventi della Nazionale e in genere tendiamo a non fare pubblicita’ a queste iniziative”.
“E’ stato discusso- ha continuato Grosso- di far girare in via informale negli spogliatoi la proposta di devolvere una parte degli ingaggi. La ricerca e’ infatti molto costosa trattandosi di una malattia rara, della quale le case farmaceutiche non hanno interesse a occuparsi”. Il vicepresidente dell’Assocalciatori ha aggiunto che l’Aic vorrebbe far ripartire il monitoraggio degli incidenti dei calciatori, fatto fino a quattro anni fa, per due stagioni, con fondi del ministero della Salute che poi si sono esauriti. L’obiettivo, ha spiegato Grosso con il parere del consulente medico Piero Volpi, e’ avere una grande banca dati sul fenomeno. Il ministero della Salute aveva preso in esame gli incidenti e i traumi degli atleti di calcio e rugby come possibile causa della Sla, ma la ricerca non aveva portato a risultati.