HIGUAIN, ECCO COME NASCE UN’IDEA. IN BALLO CHIESA CHE PIACE A PIRLO. THIAGO SILVA AL CHELSEA, TUTTA LA VERITÀ. ECCO LE STRATEGIE E I NOMI NEL MIRINO, DA TORREIRA A JAVI MARTINEZ. VLAHOVIC, NO AL LIPSIA. ROCCO DEVE DECIDERE IL BUDGET
Per darvi l’idea di come funziona il calciomercato, da ieri un importante intermediario sta ragionando attorno al futuro di Higuain e nelle sue strategie è venuta fuori anche la possibilità di offrire l’argentino alla Fiorentina. Si puo’ fare? Si farà mai? Si arriverà almeno a trattare?
Nessuno oggi è in grado di dirlo, ma gli affari di mercato si costruiscono anche così, mettendo assieme delle caselle, credo opportunità e risolvendo dei problemi. Costruendo delle trattative, quando tutto è plausibile e sta in piedi si può provare e forse si potrà anche fare. Chissà…
Restando a questo esempio, Higuain, come sapete, è fuori dai piani della Juventus, ma il giocatore ha ancora un anno di contratto e guadagna molto, circa sette milioni netti. Che fare? L’argentino non sembra così disposto ad accettare trasferimenti, non vuole la lista gratuita, ma intende rispettare il contratto, vuole parlare con Pirlo, ha grande orgoglio. Gli stanno prospettando delle soluzioni che non gradisce, resterebbe volentieri in Italia. Ecco allora che, come successo un anno fa con Ribery, parlargli di Firenze e della Fiorentina, la squadra di Batistuta, non sarebbe così campato in aria. Potrebbe essere una nuova sfida stimolante, confrontarsi con il ricordo di Bati. E poi a Firenze c’è appunto Ribery…
Ma la Fiorentina potrebbe essere interessata a un’operazione del genere o costa troppo? Cerca un centravanti carismatico, perché no? Fra l’altro alla Juventus piace Chiesa da sempre e anche per Pirlo è nella lista dei giocatori graditi. Queste sono le basi sulle quali da oggi qualcuno comincerà a lavorare senza sapere se riuscirà a impostare e, vedi mai, concludere. Magari Higuain dirà subito no, ma per convincere Ribery c’e voluto un mese… Puo’ darsi che alla Fiorentina il discorso non interessi, reputi l’operazione troppo onerosa. Ma c’è tempo per riflettere. Alla Juve invece interessa risolvere il caso, potrebbe perfino arrivare a regalare il cartellino di Higuain e di Chiesa prima o poi si dovrà parlare.
Ho scritto questo perché come l’idea Higuain alla Fiorentina, ogni giorno sul mercato si intrecciano centinaia di proposte e di suggerimenti. Decine e decine di intermediari lavorano per suggerire, proporre, consigliare. Molte delle idee e delle proposte nascono e muoiono, altre invece hanno fondamento. Mi hanno detto che su Higuain, ad esempio, vale la pena ragionarci. Vedremo. Ho cominciato da questa storia per spiegare, in un certo senso, la vicenda di Thiago Silva che ieri è finito al Chelsea che da tempo aveva fatto una sontuosa proposta di dieci milioni per un anno con opzione sul secondo. Non è venuto alla Fiorentina semplicemente perché non è mai stato vicino alla Fiorentina. Gli operatori di mercato che monitorano tutti i parametri zero e le soluzioni interessanti, sapendo due mesi fa che la Fiorentina stava cercando un centrale (oggi lo cerca molto meno), hanno messo nella lista dei pretendenti per il brasiliano in uscita dal Psg anche la società viola. Tutto qui.
La Fiorentina non ha mai e sottolineo mai, intavolato una trattativa, fatta una proposta economica al giocatore. Ha manifestato semplicemente il suo interesse per un parametro zero e il giocatore, informato, non aveva scartato l’ipotesi a priori. Stop. Cosa sia successo dopo bisognerebbe chiederlo a tutti quelli che popolano la giungla e il sottobosco degli intermediari che cercano di spingere, di farsi pubblicità, di mettere pressioni alzando la concorrenza e robe del genere. Tutto legittimo in questo calcio? Peccato per i tifosi ai quali il mercato una volta regalava sogni mentre oggi spesso regala illusioni. Ma nella categoria dei Thiago Silva vanno messi molti altri giocatori accostati alla Fiorentina dai soliti noti che sparano nel mucchio o forse pensano di ingraziarsi i tifosi o la società vendendo fumo, da Milik a Belotti, da Paredes a Mandzukic e molti altri ancora tipo Locatelli sono nomi fuori dalla portata di questa Fiorentina e fuori dalle idee di questi giocatori. L’ho già detto e molti tifosi mi scrivono che voglio smontare tutto. Ma dai…Semplicemente non mi piace prendere in giro, ma soprattutto non voglio essere preso in giro. Ci sono cose che si possono fare, altre assolutamente no perché la Fiorentina è una società di grande tradizione e appeal ambientale, ma il suo progetto calcistico è ancora giovane. Inespresso, almeno per ora. E fuori dalle coppe oggi l’appeal diventa relativo.
Cosa sta facendo allora la Fiorentina?
Ha monitorato e sta monitorando decine di giocatori, oggi Pradè ha una lista ristretta di nomi per coprire i due ruoli scoperti di regista basso e di centroavanti. Servono due elementi superiori, di carisma e qualità, le idee ci sono, ma ad oggi nessuna trattativa è stata ancora stretta.
Da una parte perché si aspettano le decisioni di Rocco che deve decidere il budget e valutare la situazione alla luce dei bilanci e dei disastri economici del Coronavirus. Fatevi una domanda: se voi foste un presidente davanti a una stagione come questa, forse ancora senza pubblico, fareste grandi investimenti? Su questo ragiona Rocco.
Questo non toglie che Pradè abbia parlato con l’Hertha per Piatek, con l’Arsenal per Torreira come vi diciamo da settimane e con diversi altri che non sappiamo e che restano nel mirino in attesa che si verifichino le condizioni favorevoli per affondare il colpo. Ci vorrà pazienza, come ha detto Joe Barone. La Fiorentina ha bisogno di un paio di giocatori, ma devono essere di un gradino superiore, altrimenti resterà tutto com’è. Il regista basso? Potrebbe perfino farlo Amrabat, ma sono discorsi prematuri.
Per il resto, da oggi si tornerà a ragionare su Javi Martinez messo nel surgelatore. Nel frattempo ha vinto la Champions. C’è l’accordo per continuare un anno lo scambio Biraghi-Dalbert, ma la vicenda Conte ha bloccato l’incontro previsto in questi giorni. Pulgar è positivo al Coronavirus, negativi invece quelli che continuano a venderlo a destra e sinistra: per Iachini è assolutamente incedibile. In difesa ci saranno dei cambi di contorno, forse Ceccherini. Ecco così l’idea Ceppitelli.
In sostanza, chi fa vendere e comprare dieci giocatori al giorno, dovrebbe prendersi un po’ di ferie. Vlahovic, ad esempio. Uscirà ma solo in prestito e solo quando arriverà un altro attaccante importante. Dovrebbe andare al Verona. Il Lipsia vorrebbe fortemente l’attaccante viola, ha pronta un’offerta, ma la risposta viola è ferma: incedibile. Zappacosta è stato proposto da intermediari, un classico. Su Piccini si sta ragionando. Preso, invece, il diciottenne attaccante rumeno Munteanu. Giocava nel Costanza dove quattro anni fa Pradè pescò Ianis Hagi.
Nel frattempo è cominciata la nuova stagione con un grande incoraggiamento dei tifosi allo zio Beppe e una maglia che piace soltanto alla metà dei votanti di un interessante referendum di questo giornale online. Ma non è una maglia che fa una squadra…
Tornando a Iachini, se arriveranno questi due benedetti giocatori di livello, magari ci scappa una stagione di cuore, muscoli e soddisfazioni. Rocco ci ha messo la faccia, Iachini non lo può deludere e il nono posto non può essere un obiettivo. L’avesse detto Della Valle l’avremmo sbranato vivo, ma così va il mondo…