FIORENTINA, QUOTAZIONI IN SALITA: FORMA, TESTA E TANTE SOLUZIONI. BATTERE L'OLYMPIACOS E CONQUISTARE LA CONFERENCE, PASSAGGIO FONDAMENTALE ANCHE PER IL FUTURO. POST ITALIANO: PERCHÉ PALLADINO È LA PRIMA SCELTA

26.05.2024 10:10 di  Luca Cilli   vedi letture
FIORENTINA, QUOTAZIONI IN SALITA: FORMA, TESTA E TANTE SOLUZIONI. BATTERE L'OLYMPIACOS E CONQUISTARE LA CONFERENCE, PASSAGGIO FONDAMENTALE ANCHE PER IL FUTURO. POST ITALIANO: PERCHÉ PALLADINO È LA PRIMA SCELTA

Sta bene la Fiorentina, sia dal punto di vista atletico che sotto il profilo mentale. Due aspetti molto importanti e ancora più preziosi quando caratterizzano il finale di una stagione lunga e parecchio dispendiosa fisicamente e psicologicamente, e rappresentano delle ottime basi di partenza a pochi giorni dalla finale di Conference League su cui sviluppare successivamente il piano gara. L’ultima vittoria in campionato a Cagliari, al di là del valore in sé per sé per la classifica finale, è servita per mantenere alto il livello di intensità e concentrazione oltre che per sperimentare le possibili soluzioni da mettere in pratica contro l’Olympiakos. A proposito di scelte, opportunità e rotazioni: Vincenzo Italiano ha un’intera rosa su cui poter contare. Mai come in questo caso, contro un avversario non semplice e all’interno di una sfida secca e senza ritorno, l’abbondanza rappresenta un valore aggiunto e un vantaggio da sfruttare bene. Ci sono le certezze al top come Nico Gonzalez e Giacomo Bonaventura, giusto per fare due nomi, che per qualità e caratteristiche tecniche e caratteriali sono imprescindibili. Ma anche le alternative il cui borsino è decisamente in ascesa. Da Barak a Nzola, passando per Arthur e Kouame, tutti saranno utilissimi anche a partita già iniziata. Anzi, in determinate sfide possono essere proprio i subentranti a fare la differenza. L’altro aspetto da non sottovalutate è l’enorme motivazione e voglia del gruppo di vincere la Conference League e riportare a Firenze un trofeo che manca da tanti, troppi anni. Arrivare in fondo alla competizione per il secondo anno di fila non basta più a nessuno, in primis a calciatori e allenatore che comunque fra alti e bassi, limiti e qualità, problemi strutturali ed errori vari sono riusciti a garantisti anche per la prossima annata la partecipazione ad una competizione europea. Per fare davvero la storia però conta trionfare ad Atene, un passaggio fondamentale per il presente ma anche per continuare a costruire un determinato avvenire.
 

Orizzonti di gloria e strategie Una Conference League in bacheca riporterebbe la Fiorentina definitivamente al centro di parecchie cose. In Europa, nel giro che conta, sul mercato. Già, perché una società vincente inevitabilmente ha una capacità attrattiva di un certo tipo specialmente nei confronti di alcuni calciatori. E considerato che può contare su un centro sportivo all’avanguardia e fra i più belli e completi in assoluto, il mix sarebbe molto molto interessante. La scelta dei giocatori con cui rinforzare la Fiorentina edizione 2024 passerà sia dall’esito della finale di Atene ma anche da colui che sarà il sostituto di Vincenzo Italiano a cui vanno riconosciuti diversi meriti. Qualcosa avrà sbagliato, alcuni aspetti del suo calcio vanno migliorati, ma i conti, i numeri e i fatti sono dalla sua parte. Lascerà dopo 3 anni fatti bene, compresa una eredità non leggera ma tutto sommato anche stimolante per chi ne prendere il posto. In tal senso negli ultimi giorni ci sono stati dei nuovi contatti con Raffaele Palladino, l’allenatore del Monza che già da mesi rappresenta una prima scelta. Peraltro una delle migliori possibili se - come da input dirigenziale - l’idea è quella di affidarsi a un giovane con cui costruire un certo tipo di progetto. Palladino sarebbe il giusto compromesso fra gioventù, esperienza e ambizioni. Ha due campionati di A fatti bene alle spalle, idee moderne, due moduli di gioco (3-4-2-1 e 4-2-3-1) e una capacità evidente di migliorare e valorizzare la maggior parte dei componenti della rosa a sua disposizione. Altro dettaglio: già così com’è, per caratteristiche di alcuni dei giocatori attualmente in organico nella Fiorentina, la squadra è portata (almeno sulla carta) a sviluppare il suo modo di giocare a calcio. Nulla contro Aquilani, ma l’alternativa a Palladino sarebbe una scommessa troppo grande. Che questa Fiorentina non può permettersi, specie per il percorso di crescita che ha intrapreso negli ultimi 3 anni con Italiano. Da non disperdere ma possibilmente proseguire.