VIVIANO-SPORTIELLO E QUEL PARALLELISMO SU RISCATTO E...
Sampdoria-Fiorentina metterà di fronte due portieri, Viviano e Sportiello, che hanno in comune la Fiorentina. Il primo è nato e cresciuto a Firenze e tifa viola e, per un breve periodo, neanche il migliore della sua carriera, ha difeso i pali dell'allora squadra di Montella. Sportiello festeggia ora un anno di Fiorentina, da secondo a Tatarusanu fino a giugno, da titolare inamovibile attualmente. Ma in comune i due hanno più che altro il riscatto che la Fiorentina ha fissato, in tempi e modi diversi, per i due. Per Viviano, preso dal duo Macia-Pradè dal Palermo nell'operazione che portò in viola anche la meteora Della Rocca, fu fissata un'opzione di riscatto a 7.5 milioni ma la sua stagione, da uomo della Fiesole, fu molto travagliata con qualche errore che convinse Montella a preferirgli per alcune gare Norberto Neto.
Alla fine nemo profeta in patria, si pensò, e il legame con la città e la curva fu vista come una pregiudiziale tanto da convincere a non riscattare il portiere fiorentino, puntando su un Neto che appariva molto cresciuto negli anni di lavoro da secondo e rafforzato dalla competizione con Viviano. Ora la stessa situazione sembra viverla Sportiello, certo senza le pressione dell'essere cresciuto in curva e avere il cuore viola, ma con un riscatto ancora da versare e un competitor sul quale la società e Corvino puntano molto, Dragowski. Sportiello, dal canto suo, sembra tranquillo e anche cresciuto di partita in partita e aspetta giugno con serenità. Le storie insomma si ripetono ma l'ex atalantino ha tutte le carte in regole per essere riscattato ad una cifra ottima (4.5) per il suo rendimento, nonostante i rumors secondo i quali la società (e in particolare il tecnico) potrebbe rinunciarci vista l'affidabilità anche del polacco già viola.