NEL SEGNO DI BABA
Lo aveva promesso in settimana Baba: voleva “bucare” per la terza volta consecutiva Handanovic al Franchi e regalare una notte indimenticabile a Firenze. Due anni fa fu un super gol ad aprire le marcature nel successo per 3-0 contro i nerazzurri, l’anno scorso bastò invece un colpo di petto a tempo scaduto per ottenere un successo preziosissimo in ottica Europa. Stavolta, nonostante la cinquina rifilata a Pioli, la classifica continua a non sorridere ma per l’attaccante senegalese questa resterà a lungo una notte di rivincite: sia personali che esterne. Con la doppietta segnata nel corso della ripresa, la media gol del senegalese è arrivata addirittura ad una rete ogni 111’ giocati, qualcosa di sorprendente per un giocatore che in questa stagione è partito dall’inizio appena 14 volte su 26 presenze. Kalinic, tanto per fare un esempio, è fermo ad un gol ogni 157’ in campo.
Una conferma importante per la Fiorentina, che a questo punto potrà affrontare la trasferta di Palermo domenica prossima con una garanzia in più in attacco, in attesa di capire se il ricorso per la squalifica di Kalinic verrà accolto. E valutare, successivamente, se in estate Babacar sarà ritenuto adeguato per sostenere finalmente sulle sue spalle il peso di tutto l’attacco viola. Con il match di questa sera infatti, il senegalese ha lanciato un segnale forte e chiaro tutto l’ambiente viola, rimescolando all’improvviso le carte in vista di quella che sarà la pesante rivoluzione che investirà tutto lo spogliatoio gigliato al termine di questa annata. E pazienza per il rigore che Berna gli ha soffiato ad inizio ripresa, che avrebbe forse potuto permettere al bomber di portarsi a casa questa notte il pallone: a volte le crescite passano anche dalle rinunce. E Baba ormai sembra cresciuto a sufficienza.