IL RISORGIMENTO DI SOUSA
C'era una volta la Fiorentina di Paulo Sousa, quella che faceva paura a tutti e metteva in difficoltà ogni avversaria. Una squadra che lottava per le primissime posizioni della classifica e che aveva chiuso il girone d'andata della passata stagione a tre punti dal primo posto. Poi il mercato di gennaio del 2016 e la frattura con la società, fino ad arrivare al campionato in corso, con i viola che non erano mai riusciti a impressionare. Almeno fino a ieri sera, quanto il tecnico portoghese ha domato la Juventus con le sue scelte, a partire da quella relativa all'utilizzo di Carlos Sanchez come terzo di difesa.
Il colombiano è stato uno dei migliori e il merito va sicuramente attribuito allo stesso Sousa, che ha rischiato nella gara più importante della stagione, quella più sentita dal popolo viola, azzeccando la scelta. Che dire poi di Federico Chiesa, decisivo nella rete del 2-0, anche se non ha toccato il pallone, un girone dopo il suo esordio in Serie A. Ad agosto il tecnico lusitano lo mandò in campo a sorpresa, mentre ieri il figlio d'arte sembrava un vero e proprio veterano, e lui, insieme a Bernardeschi, rappresenta la più grande speranza per il futuro viola.
Grande prestazione, grande vittoria, grande gioco e grande sacrificio. La domenica della Fiorentina è stata perfetta, per quello che ha tutta l'aria di essere un vero risorgimento per il tecnico portoghese. Con i rimpianti che crescono sempre di più però, visto che la zona Europa League è ancora distante, ma per il momento i viola si devono godere lo splendido successo di ieri sera, sperando che possa essere il trampolino in vista della seconda parte della stagione.