IL GALLO E IL "PIZZICOTTO" DI PRADÈ: A PLZEN DEVE PARTIRE LA SVOLTA

09.04.2024 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
IL GALLO E IL "PIZZICOTTO" DI PRADÈ: A PLZEN DEVE PARTIRE LA SVOLTA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

La sensazione è che più che una strigliata (sarebbero serviti altri toni, in quel caso), quello che Daniele Pradè ha voluto far pervenire all’indirizzo di Andrea Belotti domenica sera sia più semplicemente un ideale pizzicotto. Un “ganascino” assestato con l’obiettivo di farlo uscire dal torpore da cui troppo a lungo è stato avvolto dentro e fuori l’area di rigore: “Il Gallo è un ragazzo serissimo: siamo felici di quello che sta facendo. Certo, se segnasse saremmo ancora più contenti” il pensiero del direttore sportivo, pronunciato con il sorriso sulle labbra. Chiaro l’intento non polemico di questa dichiarazione. Così come, al contempo, la constatazione da parte del dirigente di quella che partita dopo partita sta diventando una costante sempre più evidente: le difficoltà del centravanti nel trovare la via della rete.

Perché nessuno, da Pradè all’ultimo dei tifosi, può minimamente mettere in dubbio che da quando Belotti è arrivato alla Fiorentina l’attacco viola abbia mostrato maggiore dinamicità. Né che l’ex Torino - titolare in dieci delle dodici gare disputate in maglia viola - abbia palesato una mancanza di impegno (gli applausi del Franchi che hanno sottolineato le sue giocate o le sue sostituzioni ne sono la riprova). Sta di fatto che i numeri legati al Gallo, anche alla luce della performance con la Juventus (dove è stato uno dei peggiori in campo), raccontano ancora oggi di un solo gol messo a referto in 875’ giocati. Une media - non è difficile calcolarla - persino peggiore di quella accumulata nel suo anno e mezzo con la Roma (una rete ogni 299’) e, ovviamente, del suo ultimo anno con la maglia del Torino (un centro ogni 177’).

Ecco perché, già a partire dalla sfida di giovedì a Plzen dove tutti - da Italiano alla società - si aspettano di rivedere la vera Fiorentina dopo la nottata d’alti e bassi coi bianconeri, anche Belotti dovrà provare a dare il suo contributo in termini di reti. La sua ultima gioia europea del resto manca ormai dallo scorso 14 dicembre (rete del 2-0 allo Sheriff Tiraspol) e rinfrescare la memoria a livello internazionale potrebbe non essere una cattiva idea. Per la gioia di Pradè, certo, ma soprattutto dei tifosi.