FUGA PER VIKTORIA - A PLZEN PER RITROVARSI, IN CONFERENCE È UN'ALTRA MUSICA

09.04.2024 16:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
FUGA PER VIKTORIA - A PLZEN PER RITROVARSI, IN CONFERENCE È UN'ALTRA MUSICA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Come la cabina telefonica per Superman o la luna piena per i lupi mannari, c'è qualcosa in grado di far cambiare pelle alla Fiorentina: è una musichetta composta da Michael Kadelbach (testo non pervenuto) che riusona nelle orecchie dei viola da ormai due anni. Si tratta dell'inno della Conference League. La Fiorentina, i suoi calciatori e persino il suo allenatore si trasformano nei giovedì sera. Fuori da quel contesto, nei confini nazionali, la Viola rimane una squadra con fragilità evidenti e in crisi di risultati da ormai più di tre mesi. Ma quando viene premuto play all'inno della Conference, la musica (per l'appunto) cambia e la formazione di Italiano si riscopre famelica, anche sotto porta (QUI I DATI).

A PLZEN PER RITROVARSI - L'augurio è che la cura Conference funzioni anche stavolta: in più di un'occasione negli ultimi diciotto mesi la Fiorentina salpava per lidi periferici del calcio europeo con più dubbi che certezze, tornando rinfrancata nello spirito e nelle ambizioni. La trasferta di Plzen si può leggere proprio così, come il classico viaggio che le coppie in crisi fanno per ritrovarsi. Stessa cosa proverà a fare un tecnico ormai a un passo dal congedo a fine stagione con un gruppo provato e ridimensionato dagli ultimi risultati.

L'UOMO DEL GIOVEDì - La prova in carne e ossa di questa metamorfosi del giovedì sera ha il ciuffo biondo e un passaporto che coincide col paese d'arrivo: è Antonin Barak, l'uomo del giovedì sera (due gol decisivi ai quarti contro il Maccabi Haifa, 8 gol in 18 partite di Conference), a rappresentare al meglio questa contraddizione insita nel club viola: proprio lui, ceco di Praga ma con tanti amici e compagni di nazionale nel Viktoria Plzen, dopo uno spezzone di gara (a dir la verità non indimenticabile) domenica sera contro la Juventus, potrebbe ritrovare minuti e spazio in una competizione fatta su misura su di lui. Perché, Ancelotti e il suo Milan lo dimostrano, ci sono squadre, calciatori e allenatori che danno il meglio di loro nel cuore della settimana, quando una musichetta vagamente classica risuona prima del calcio di inizio. E, con le dovute proporzioni per una competizione che -va sottolineato- è balsamo per le paturnie in campionato dei viola anche e soprattutto per un livello decisamente mediocre degli avversari, c'è da iniziare a sospettare che la Fiorentina faccia parte del novero di realtà a cui riesce tutto meglio il giovedì sera rispetto alla domenica.