D'AGOSTINO, Un'altra panchina da nove milioni
"Ironia, ironia canaglia...". Verrebbe da cantare così nel vedere, con tutta probabilità, Gaetano D'Agostino ancora una volta seduto in panchina. Al suo posto domani giocherà Marco Donadel, prossimo a lasciare Firenze a fine stagione, con Montolivo interno destro e Vargas sul versante opposto. E pensare che l'assenza di Behrami sembrava tanto un segno del destino per poter rivedere finalmente l'ex Udinese in cabina di regia dal primo minuto, come l'ingaggio e lo stipendio da top player lasciavano intuire ad inizio campionato.Ma così non sarà. L'ultima volta da titolare in viola per il regista palermitano risale niente meno che a Parma-Fiorentina, in data 6 febbraio 2011. In quell'occasione D'Agostino giocò una buona gara, abbellita anche dal gol del pareggio su calcio di rigore, poi da lì in avanti il buio.
Panchine, panchine e ancora panchine senza soluzione di continuità e il tutto condito anche da uno sfortunato infortunio alla mano. Annus horribilis o meno, appare ormai lapalissiano che D'Agostino non rientri più negli schemi di Mihajlovic o peggio ancora che non sia mai stato contemplato, nonostante l'impegno dimostrato in allenamento e i due gol segnati in amichevole ad inizio settimana. Si può tergiversare, parlare di equilibri tattici o dei troppi stop dovuti a problemi fisici di varia natura, ma una cosa è certa: nove milioni seduti comodamente all'ombra della panchina non passano certo inosservati e da un pò di tempo a questa parte fanno riflettere. A fine stagione, con Sinisa ancora al timone viola, si dovrà prendere una decisione chiara, sia per il progetto Fiorentina che per il futuro di un ragazzo che tanto ragazzo ormai non è, senza nascondersi dietro ad un dito, magari adducendo come motivazione la storiella del traquartista avversario.