SALAH, ARE YOU SURE DI AVER VINTO? MA A FIRENZE NON GIOCHERÀ PIÙ E NEPPURE IN ITALIA. PANERAI HA ACCESO I RIFLETTORI SULL’INTER. ECCO TUTTI I PIANI DI SOUSA PER UNA FIORENTINA PIÙ FORTE: IN ARRIVO DUE CENTROCAMPISTI E DUE ESTERNI. OK SEPE
Poche parole, le ultime, sull’ex giocatore della Fiorentina Mohamed Salah. Non merita più nessuna attenzione e di questo noi siamo sicuri, speriamo lo sarà anche lui quando gli arriveranno le denunce della Fiorentina se non si presenterà al raduno di Moena lunedì prossimo.
Materia da avvocati, multe e squalifiche in arrivo, tanto più che il Chelsea ha ribadito che comunque non presterà il giocatore a nessuna squadra italiana. E anche se gli arbitrati dessero definitivamente ragione alla società viola, a questo punto l’egiziano non vestirà mai più neppure la maglia della Fiorentina. Probabilmente finirà sul mercato e il massimo sarebbe che Della Valle decidesse di riscattarlo a 19 milioni come previsto dalle scritture e il giorno dopo lo rivendesse con una bella plusvalenza. Magari. Siamo comunque alle soddisfazioni legali e morali, il giocatore Salah è stato abbandonato al suo destino, Firenze non sarebbe capace di perdonare.
La vicenda, però, ha consentito di accendere una luce potente su una anomalia finanziaria che sta minando la regolarità del campionato. Non a caso anche il presidente federale Tavecchio si è posto più o meno, con una terminologia diplomatica e non dirompente, le stesse domande del consigliere Panerai.
E’ logico che alcune squadre, nel nostro caso l’Inter, siano finanziate da società che prestano soldi a tassi del 9 per cento e queste società appartengano allo stesso presidente dell’Inter? Il gioco è strano.
Tutti i giocatori che sta prendendo l’Inter sono in prestito con diritto di riscatto all’anno prossimo e frutto di accordi-pagherò perché l’anno prossimo Thohir spera di andare in Champions, incassare i 50 milioni e pagare. E se non dovesse farcela? Attorno a questo interrogativo dovrebbero essere preoccupati anche i tifosi dell’Inter. Comunque Salah non lo cercheranno più e non lo prenderanno. Almeno questa battaglia la Fiorentina l’ha vinta, ma non per l’Inter, per il giocatore che poteva dire un mese fa le sue intenzioni e non far fare venti giorni di trattative estenuanti poi inutili con spostamenti di uomini e risorse per una clamorosa presa di giro. Intollerabile.
In attesa dell’ultimo atto di questo giallo dell’estate, il direttore generale Rogg e Pradè, fresco di rinnovo per un altro anno con piena soddisfazione e ampio mandato tecnico, si sono chiusi in sede per tutto il giorno con Sousa e hanno lavorato duramente in sede per mettere a fuoco tutti i dettagli del mercato, in entrata e in uscita.
Siamo in grado di anticipare che le linee sono state tracciate con grande soddisfazione del tecnico che ritiene la rosa a sua disposizione di alto valore tecnico e umano, si tratta di rivitalizzare l’entusiasmo, di cambiare gioco e di stimolare il gruppo.
Intanto ci sono molti giovani interessanti che Sousa ha già visto in cassetta molte volte e vuole valutare da vicino a Moena. Anche per questo sono stati convocati 13 ragazzi della Primavera, un autentico patrimonio che il tecnico vuole valorizzare. Deciderà dopo il ritiro chi secondo lui è pronto per essere aggregato alla prima squadra, gli altri saranno messi sul mercato e prestati.
Della rosa-base, gli intoccabili sono Tatarusanu, Savic, Gonzalo, Mati, Borja Valero e Babacar. Attorno a questi sarà costruita una squadra che dovrà essere aggressiva, rabbiosa, dovrà portare in campo qualità, ma anche quell’agonismo che piace tanto alla piazza di Firenze.
Per gli acquisti Pradè ha mandato per portare a casa due centrocampisti (uno molto importante sul quale si sta lavorando), un esterno destro di difesa e un esterno d’attacco dopo l’addio forzato a Salah.
Mario Gomez è sul mercato e Pradè sta cercando con grande intensità una soluzione accettabile per lui e la società, qualora dovesse andar via sarà comprato anche un altro attaccante centrale da alternare a Babacar. Il nome di Destro è acceso, ma attenti anche a Immobile. Lo scambio Immobile-Gomez è sull’agenda di Pradè.
Le idee ci sono, i nomi nelle caselle sono stati messi e sono più di uno come sappiamo, da Isla a Inler, da Behrami a Allan, ma molti sono coperti da un logico segreto. Ci dicono di nomi mai venuti fuori e ci fidiamo, l’importante che siano giocatori di grande personalità.
Per il secondo portiere o il co-titolare, dopo il dietrofront di Storari anche Sousa ha esclamato il famoso chissenefrega. Anzi ha rilanciato chiedendo un portiere giovane da far crescere in prospettiva. Sepe è un profilo, ma ha pure indicato un giovanissimo portiere straniero già titolare da due anni nel suo club, una sorta di giovane Buffon. Vedremo.
Ieri è stato anche il giorno della firma di Babacar. Dopo la scenografica foto mandata sul web dal Senegal, l’attaccante viola ha depositato il contratto in sede e quindi andrà in Lega. Sarà viola fino al 2019 con opzione sul 2020.
Non basta, ieri è stato fissato un incontro anche con l’entourage di Federico Bernardeschi, l’altro giovane sul quale Sousa punta molto. Non era contento all’epoca Montella, ora sta cambiando tutto e ci sono state schiarite. Non crediamo che già in questo incontro (tra giovedì e venerdi’) si possa arrivare al prolungamento dal 2017 al 2020, ma certamente si getteranno le basi per arrivarci al più presto.
Come si vede, quindi, in attesa dei colpi più importanti che verranno, la Fiorentina sta lavorando per valorizzare il suo grande patrimonio di giocatori. Del resto una squadra arrivata tre volte quarta, con una finale e due semifinali alle spalle, va soltanto rivitalizzata e stimolata come dice Sousa e le rivoluzioni non servono, soltanto calma e intelligenza negli acquisti e nelle cessioni.
@enzobucchioni
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