UN ADDIO PER NIENTE SCONTATO
Ancora un mese e poi sarà tempo di partenze per molti giocatori. Con la Fiorentina che prenderà l'impronta del nuovo allenatore e di Pantaleo Corvino, cosa che quest'anno non è accaduto. Sousa, che ha ribadito anche in una conferenza stampa che la squadra non è la sua, ha praticamente utilizzato i "vecchi" giocatori dello scorso anno, con qualche eccezione necessaria più che voluta. Sanchez e Maxi Olivera (ma quest'ultimo sembra appunto una forzatura per l'addio di Alonso) sono gli unici due utilizzati con una certa continuità mentre bocciati del tutto sembrano De Maio e Cristoforo (senza scomodare Dragowski e Milic che sono già a titolo definitivo e gli acquisti di gennaio) che dei giocatori portati da Corvino, pur come alternative, hanno trovato davvero poco spazio. E se Cristoforo di fatto è già riscattato (la soglia pro forma era la salvezza) ed ha collezionato più di 20 presenze anche se si tratta di spezzoni, per Sebastien De Maio l'addio non è scontato affatto.
Il riscatto del difensore è fissato a tre milioni che, vista la poca volontà del giocatore di tornare all'Anderlecht e quella altrettanto poca del club belga di riprenderselo, potrebbe anche essere rivisto e abbassato dalle parti. De Maio ha collezionato solo 4 presenze in campionato da titolare con Udinese, Lazio, Genoa e Pescara, 1 in coppa Italia sempre da titolare con il Chievo e due in Europa League con Slovan e Qarabag e in alcune gare ha giocato anche bene. Può dunque restare come alternativa ai due centrali (Astori ed un titolare al posto di Gonzalo, ancora da trovare), che conosce il campionato italiano, l'ambiente viola e che non fa polemiche in panchina, sempre che piaccia al nuovo allenatore. A lui toccherà infatti dire l'ultima parola sulla questione.