SLIDING DOORS GIALLOROSSE

06.02.2017 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SLIDING DOORS GIALLOROSSE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E dire che, se pur in tempi e modalità diverse, domani sera Borja Valero e Milan Badelj avrebbero potuto affrontare la sfida dell’Olimpico a maglie invertite. Ovvero, col giallorosso sulle spalle, per la gioia di Luciano Spalletti e di tutta la latitante Curva Sud. Questione di scelte di portafoglio (per la Fiorentina) ma soprattutto di cuore per l’ex Villarreal che probabilmente - se il Porto a fine agosto non avesse estromesso la Roma dai preliminari di Champions - quest’oggi starebbe postando selfie e storie sul suo Instagram da Trastevere e non più da Piazza della Signoria. 

E questo non certo per volontà sua. Il reiterato e categorico “no grazie” alle profferte milionarie del Hebei Fortune a gennaio, del resto, si inserisce proprio all’interno della sua scelta di vita fiorentina, una decisione presa assieme alla famiglia (che i ben informati raccontano “atterrita” all’idea di trasferirsi nella Capitale a fine estate) fin dal suo arrivo sulle rive dell’Arno. Un tema che però tornerà di prepotente attualità al termine di questa stagione, quando, assieme al dg Corvino, Borja sarà chiamato a discutere del suo prolungamento di contratto.

Discorso decisamente diverso per ciò che riguarda Milan Badelj, calciatore con le valige in mano da quasi un anno ma per il quale la Fiorentina - a differenza di Borja - ha da sempre posto un veto di tipo economico, dettato principalmente dalle esigenze tattiche di Sousa, per il quale il croato è persino più importante rispetto al numero 20 viola. La sostanza, però, non è comunque cambiata. Perché al di là delle offerte che erano state formulate sul conto di Badelj (il Milan era arrivato a proporre circa 8 milioni, la Roma stessa si era fermata a poco meno), la Fiorentina ha fatto sempre muro al punto tale da optare per il rischio di perdere l’ex Amburgo a parametro zero tra meno di un anno, piuttosto che svalutarne il cartellino. Il tutto a meno che il dialogo per il rinnovo di Milan (che su questo tema non ha mai aperto bocca) non possa clamorosamente riprendere. Borja-Badelj: due tipi diversi di sliding doors ma dal destino comune.