SI VA AGLI OTTAVI, MA QUANTO PESA QUELLA...GUFATA

15.12.2023 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SI VA AGLI OTTAVI, MA QUANTO PESA QUELLA...GUFATA

Sono indecisa se iniziare i miei commenti partendo dalle ovvietà o dalle parolacce! È chiaro che sarò bippata anche nello scrivere ma penso che, oltre alla soddisfazione di proseguire il cammino europeo, ieri non sia stata una grande serata per molti motivi, in primis per il maledetto infortunio occorso a Nico Gonzalez. Sinceramente non mi capacito di quello che possa essere successo perché le parole di Italiano sulle condizioni dell’argentino, rilasciate prima della gara, “adesso sta bene, quando sta bene può dare il 100%. Forzare la mano e rischiare di perdere un giocatore a lungo non va bene: mi auguro domani possa essere protagonista" mi avevano rincuorato ma, a leggerle ora, paiono una gufata pazzesca…senza offesa per nessuno, si intende.

Perdere Nico dopo pochi minuti di partita, ma soprattutto per un bel po’ di tempo, rende tutto più complicato e la gioia di questo determinante (per la classifica) pareggio col Ferencvaros non possiamo certo esternarla a pieno. Non so se era meglio evitare di rischiarlo, ma forse dobbiamo decidere cosa è importante o meno per la Fiorentina: se riteniamo la Conference un obiettivo è bene giocare con i migliori visto che dovevamo non perdere e Gonzalez è certamente fra i pochi giocatori capaci di svoltare le partite, così come Bonaventura che però era rimasto a casa. Se ci interessa più il campionato e risparmiamo alcuni uomini per una possibile corsa (ritengo purtroppo benevola l’ipotesi) per il raggiungimento di una competizione europea di maggior prestigio, mi chiedo perché a Roma non abbiamo forzato la mano per come si era messa la gara.

Da Roma riemerge con prepotenza la figura di Ranieri che a Budapest si è confermato goleador di Conference (è al terzo gol) e me lo vedo ancora mentre grida a Paredes “miracolato” e mi riempie di orgoglio vedere come questo ragazzo stia crescendo, è sicuramente fra i migliori se non il migliore nel suo ruolo, ma soprattutto mi piace la sua personalità e forse ieri, nel suo piccolo, un miracolo lo ha fatto pure lui perché, nonostante al momento del pareggio la Viola avesse in campo le due punte (udite, udite, cosa che all’Olimpico però non è avvenuta), se non faceva gol il difensore centrale chissà come finiva.

Col gol Ranieri ha ridato lustro al suo reparto che nel momento del vantaggio ungherese proprio bene non si era comportato e dove continua però a fare bella mostra di se Christensen che ha compiuto alcune belle e fondamentali parate. Speriamo che il danese abbia trovato la condizione giusta, almeno lui. Infatti quello che di brutto ha fatto vedere ieri la gara sono i tanti, troppi, calciatori che, secondo il mio modesto parere, non hanno le doti e la caratura che ambirei vedere nei calciatori in maglia viola.

Mandragora, Lopez, Ikonè, Barak, Brekalo, Nzola ma pure Beltran (al momento) per citare alcuni di coloro che sono scesi in campo al Groupama Arena, non riesco a ritenerli all’altezza di una squadra che vuole lottare per qualcosa di grande o solo crescere, e quindi mi auguro che chi di dovere tragga le dovute conclusioni tenendo conto, purtroppo, anche dell’infortunio di Nico.

Poi è chiaro che sono contenta di quello che abbiamo raggiunto perché, e qui mi butto sulle ovvietà che avevo anticipato, era importante passare il girone, era importante passare per primi in classifica, l’Europa è importante per fare esperienza e farsi conoscere, in Europa non è mai facile (cit. Pradè). Bene comunque avere raggiunto questo primo obiettivo, essere soddisfatti e smaltire velocemente la stanchezza di questo incontro per puntare le forze sulla partita di domenica contro il Verona e puntellare la scalata al campionato.

La Signora in viola