SI PUÒ FARE?
Due nomi che sembrano sempre più vicini alla Fiorentina. A qualche giorno dal probabile ritorno al "Franchi" della proprietà gigliata al completo (non solo il presidente onorario Andrea Della Valle, ma anche il fratello Diego dovrebbero essere allo stadio domenica con l'Inter) si delinea il futuro del club. Gabriele Oriali come nuovo Direttore generale, e Giovanni Sartori ad occuparsi del mercato, in veste di diesse successore di Pantaleo Corvino. Una decisione, quest'ultima, che secondo molti organi d'informazione potrebbe essere presa a breve, dallo stesso DDV. Questi alcuni pareri raccolti tra chi Oriali e Sartori li conosce bene:
Fulvio Collovati - Campione del mondo con l'Italia nel 1982. Ex Inter e attuale commentatore Rai: "Sia Oriali che Sartori sono due ottimi dirigenti, ma avanzo qualche dubbio sull'opportunità di farli lavorare insieme. Lele ha fatto bene in una società importante come l'Inter, mentre Sartori è il vero artefice del Chievo così come lo conosciamo oggi. Conosco molto bene entrambi, e posso però dire che sono due uomini abituati a gestire sempre le cose in prima persona, perciò non so se saprebbe integrarsi nel migliore dei modi"
Fernando Orsi - Ex vice allenatore di Roberto Mancini, Inter stagione 2004/2005: "Oriali lo conosco molto bene, ed è di certo una persona disponibile, che segue molto i rapporti con la squadra. Come dirigente Oriali non si discute, se i viola riuscissero a metterlo sotto contratto farebbero un gran colpo. E' uno dei migliori diesse su piazza, gli auguro di tornare in gioco il prima possibile. E anche in coppia con Sartori, in veste di direttore generale, credo che potrebbe comunque fare benissimo".
Oreste Cinquini - Ex direttore sportivo della Fiorentina: "La scelta di un'accoppiata del genere mi sembrerebbe adeguata. Oggi come oggi servono più figure che possano seguire i diversi aspetti della vita del club. C'è da dire che gran parte dei problemi della Fiorentina sono sorti dopo l'addio di Prandelli. Rossi è un tecnico capace e affidabile, ma è stato un grave errore perdere un uomo di calcio e un allenatore come Prandelli.